1/11- Al via una grande stagione per lo sci nazionale

1-11-2005 La stagione invernale che è appena cominciata lancia l’Italia nel biennio più caldo della sua storia. Il nostro Paese si appresta infatti ad ospitare i XX Giochi Olimpici Invernali di Torino dal 10 al 26 febbraio 2006, seguiti dal 27 febbraio al 4 marzo dai Campionati del mondo di Sci Alpinismo di Cuneo. Nel 2007 il palcoscenico sarà occupato dai Mondiali di Biathlon ad Anterselva, dai Mondiali di Freestyle a Madonna di Campiglio, dai Mondiali juniores dello sci nordico a Tarvisio e dalle Universiadi di Torino.
La stagione 2005/2006 vedrà ben 58 gare di Coppa del mondo prendere avvio sulle nevi italiane: un numero importante che esprime la competitività e la centralità del nostro Paese nel mondo degli sport invernali internazionali. E’ dunque facile comprendere come l’Italia degli sport della neve si trovi di fronte ad un’occasione storica: tutti gli eventi del prossimo biennio non potranno che attirare gli occhi dei media di tutto il mondo sulle nostre montagne del nostro Paese, che non potrà che riaverne un importante ritorno in termini turistici, economici e d’immagine. Il tutto a condizione di sapere sfruttare al meglio le circostanze, in maniera coordinata e produttiva.
In tale contesto, la Federazione Italiana Sport Invernali si pone come realtà centrale e organismo di raccordo fra le diverse realtà organizzative ed imprenditoriali e, in tale veste, si propone quale interlocutore e portavoce di tutte le forze che vorranno effettivamente afferrare al volo l’occasione storica di questi anni per provare ad offrire dell’Italia un’immagine davvero innovativa: l’immagine di una montagna vivace e vincente; un autentico paradiso per gli amanti degli sport invernali.
Dal canto suo, la Fisi si preoccupa di curare nel migliore dei modi la preparazione degli atleti che rappresenteranno poi l’Italia in Coppa del mondo e negli appuntamenti con le medaglie. La crescita regolare nella conquista di podi di Coppa del mondo nelle ultime due stagioni è un dato che bene rappresenta l’assoluta competitività degli azzurri in ambito internazionale: 103 podi complessivi nel 2002/2003, 119 podi complessivi nel 2003/2004, 120 podi complessivi nel 2004/2005.
Sono tanti gli azzurri che si sono distinti nella passata stagione, a cominciare da Giorgio Rocca, brillante vincitore di due medaglie di bronzo ai Mondiali di Bormio e tre volte sul gradino più alto del podio negli slalom di Coppa del mondo. Per rimanere allo sci alpino, come dimenticare i due argenti di Elena Fanchini in discesa e di Lucia Recchia in supergigante nella rassegna iridata di Santa Caterina. E la prima vittoria in carriera nella Coppa del mondo di Massimiliano Blardone, insuperabile sul difficilissimo pendio di Adelboden. La discesa di Chamonix ha visto tornare sul podio l’immortale Kristian Ghedina, in campo femminile la stessa Recchia, Isolde Kostner, Karen Putzer e Manuela Moelgg sono state capaci di arrivare nelle prime tre. Nella Coppa del mondo di fondo il successo non è arrivato ma la squadra di Marco Albarello è risultata sempre fra le migliori, con ben tredici podi complessivi.
Le soddisfazioni più grandi sono arrivate nei Mondiali di Oberstdorf, con la splendida doppietta messa a segno da Pietro Piller Cottrer e Fulvio Valbusa nella 15 km a tecnica libera, l’argento di Giorgio Di Centa nella double pursuit e il bronzo della staffetta femminile con Gabriella Paruzzi, Arianna Follis, Antonella Confortola e Sabina Valbusa.
Nello slittino artificiale Armin Zoeggeler ha fatto centro ancora una volta vincendo la quinta medaglia d’oro in carriera nei Mondiali di Park City, il doppio formato da Christian Oberstolz e Patrick Gruber ha riportato in Italia la coppa di cristallo del doppio dodici anni dopo Raffl/Huber. Anastasija Antonova-Oberstolz ha conquistato nel singolo femminile il suo primo podio in carriera. Lo slittino naturale festeggia i titoli nella Coppa del mondo di Anton Blasbichler e Renate Gietl (con i due altoatesini rispettivamente oro e bronzo nei Mondiali), nello sci velocità Simone Origone ha concesso il bis nella coppa più importante assicurandosi anche il titolo iridato sulle nevi di Cervinia, fatto mai accaduto prima d’ora in Italia nella storia della disciplina. Infine vittorie per Gianluca Grigoletto e Alessandra Merlin nella Fis Carving Cup. Le premesse, dunque, perché l’Italia degli sport invernali possa ben figurare ci sono tutte.
Si tratta ora di continuare a lavorare per approfittare al meglio del palcoscenico che proprio il nostro Paese offrirà ai campioni di tutto il mondo, cercando di essere fra i protagonisti.