21/3- ALPINO: presentati i Campionati Triestini

21-3-2006 Questa mattina, nella cornice della sala Olimpia del CONI di Trieste, è stata presentata la 59esima edizione dei Campionati Triestini di Sci – Slalom Gigante in programma domenica 26 marzo sulla Pista Nera di Sappada. Ad illustrare l’evento più atteso nell’ambito delle gare di sci alpino a livello provinciale, è stato Claudio Suggi Liverani, presidente onorario della società organizzatrice ovvero lo Sci CAI Trieste. Le iscrizioni attese sono tra le 300 e 400 unità e, grazie all’impegno dei tanti volontari ed al supporto degli sponsor Banca Popolare Friuladria (rappresentata dal dott. Russo) e Provincia di Trieste, la gara di Slalom Gigante sarà la consueta festa dello sci giuliano. La definizione più appropriata della manifestazione è giunta dal Presidente della FISI provinciale, Gianni Boschian, ovvero “Barcolana sulla neve”. Infatti, l’aggregazione sociale, il clima di festa, la competizione con l’amico e la voglia di fare sport a tutti i livelli, ricordano ciò che accade nel golfo di Trieste ogni prima domenica di ottobre. In ogni caso, il livello agonistico della competizione è assicurato da alcuni dei migliori talenti giovanili dello sci regionale (Cesca, Bologna e Ferin su tutti). Una riprova dell’alto livello della kermesse organizzata dallo Sci CAI Trieste si è avuta lo scorso 12 marzo quando Mateja Bogatec e Dario Fonda si sono aggiudicati il titolo di Campioni Triestini di Sci di Fondo.

La storia dei Campionati Triestini di Sci

Una regola rigorosa sancisce la triestinità del vincitore: deve essere iscritto alla FISI con una società triestina ed avere la residenza a Trieste. La nascita dei Campionati Triestini di Sci risale al 1948 quando le società dell’epoca, Sci CAI Trieste, Sci CAI XXX Ottobre, Ferroviario ed Edera, decisero di organizzare questa gara nell’ambito della Federazione Italiana Sport Invernali. La prima edizione si svolse a Tarvisio e comprese due giornate di gara e quattro specialità: nella prima giornata discesa libera e fondo, nella seconda discesa obbligata e salto. Gli iscritti erano in tutto una cinquantina, c’era chi faceva più di una specialità, qualcuno tutte ma il ritmo era insostenibile. Si arrivò in pochi anni alla formula attuale: slalom gigante e fondo da disputarsi in due giornate diverse. Da subito un aspetto molto importante è stato quello dell’utilizzo delle piste: la convivenza tra uso turistico ed agonistico è sempre stato oggetto di conflitti. Per questi motivi e a volte a causa dell’innevamento, i Campionati Triestini di Sci si sono svolti in tante località: per il fondo a Tarvisio, Valbruna, Sappada, Cima Sappada, Piancavallo, Sella Prevala sul Canin, Auronzo e Forni Avoltri. Per le prove alpine, la pista B del Priesnig, la parte finale del Lussari, il Monte Ferro, il Monte Siera ed il 2000 a Sappada, alcune piste di Piancavallo e la pista del Canin. A partire dai primi anni ’80, l’organizzazione passò allo Sci CAI Trieste che fece effettuare le prove di slalom gigante su due piste, una vicino all’altra o di seguito all’altra, per consentire ai genitori di assistere e vedere i propri figli. All’epoca venne istituita la seconda prova per i primi 15 maschi e le prime 8 donne per l’aggiudicazione del titolo di Campione e Campionessa Triestini. Nel 1998 i Campionati Triestini di Sci si trasferirono in Austria a Pramollo ma l’esperienza non si ripeté in quanto le piste di gara valide avevano un posizionamento poco felice e ne risentiva lo spettacolo. Nel 1999 si torna a Piancavallo e lo spettacolo ne guadagna: cresce l’entusiasmo e i titoli vanno sempre ai migliori sciatori. Per il fondo ci venne concesso dagli amici di Forni Avoltri l’uso del Centro Sci Nordico di Piani di Luzza, con ottima attrezzatura e piste adatte anche alla tecnica libera, sebbene si gareggiasse in tecnica classica. Quando la FISI istituì la frammentazione delle categorie, Trieste si adeguò con gioia perché aumentava così il numero dei partecipanti. Proliferarono le società sciistiche che, negli anni ’90, raggiunsero la ventina. Vincere la classifica per società era ed è un fatto prestigioso (tutti gli iscritti arrivati al traguardo portano punti alla propria società) che va festeggiato degnamente. Lo spirito che anima i Campionati Triestini di Sci è quello del divertimento e della partecipazione (in una stessa edizione hanno gareggiato famiglie con tre generazioni), senza tralasciare l’aspetto agonistico. Infatti, i Campionati Triestini di Sci finiscono soltanto con le premiazioni ovvero col momento di salire sul podio, ricevere gli applausi, ringraziare il fondamentale contributo degli sponsor e brindare assieme, amici ed avversari, dandosi appuntamento alla prossima edizione.

nella foto Claudio Suggi Liverani, presidente onorario dello Sci CAI Trieste