2/3- FONDO: stasera Giorgio Di Centa al Festival di Sanremo

2-3-2006 Certo, il solo pensiero di vedere questa sera Giorgio Di Centa sul palco del Teatro Ariston di Sanremo fa sorridere. Lui, ragazzo timido e schivo, c’entra nulla con l’evento più chiacchierato e villipeso della tv. Ma tant’è, da qualche giorno la sua vita e cambiata e bisogna adeguarsi: «Non ho idea di cosa farò al Festival – dice il plurimedagliato di Torino 2006 – Non è il mio mondo, perciò spero che la cosa duri poco!».
Come stai vivendo questi tuoi primi giorni da uomo-copertina?
«Non è una situazione facile. Sto ricevendo una valanga di complimenti, i telefoni squillano in continuazione e in casa c’è sempre un viavai di persone. Una seccatura? Assolutamente no. E’ bello sapere di essere così apprezzato e mi pare corretto dedicare un po’ di tempo a chi mi segue con così tanto affetto».
-Le bambine cosa dicono di tutto questo gran trambusto?
«Martina e Laura sono diventate le mie segretarie! Mi danno una mano con le cartoline e i poster, oltre a rispondere al telefono e ad accogliere gli ospiti. Si stanno adattando e sono molte brave. Comunque si tratta solo di qualche giorno, perché ci sono valori più importanti della popolarità. Quindi anche per loro ci sarà presto il ritorno alla quotidianità ed è giusto così».
-La stampa nazionale ti ha "vivisezionato" e sono emersi solo aspetti positivi. E’ un ulteriore motivo d’orgoglio?
«La cosa mi fa sicuramente piacere. Sono contento di avere una vita "normale" e non voglio nulla più del giusto tributo per quanto ho fatto. Non mi interessa diventare un personaggio e forse questo modo di essere è stato apprezzato».
-Non manchi mai di sottolineare l’attaccamento alla tua terra…
«Questo discorso mi sta molto a cuore. Sarei felice se i miei successi consentiresso alla Carnia di rilanciarsi turisticamente, perché le bellezze del nostro territorio devono essere valorizzate».
-Sei sempre stato molto meticoloso negli allenamenti. Come ti stai gestendo ora, visto che la Coppa del Mondo sta per ripartire?
«E’ un problema, perché sono costretto ad allenarmi ad orari diversi dal solito. Fra un po’ dovrò preparami di notte… In ogni caso gli allenatori mi hanno detto che posso dedicarmi ai mass media e alla gente fino alla partenza, all’inizio della prossima settimana, per la Scandinavia. Poi dovrò tenere duro fino a metà marzo per la conclusione della CdM, senza dimenticare che dal 24 al 26 ci saranno le ultime prove dei Campionati Italiani. Voglio far bene per regalare ancora qualche soddisfazione al Cs Carabinieri».
-Domenica c’è la mitica "Vasaloppet" con i suoi 90 km, ma tu non ci sarai.
«Già, mi dispiace molto, perché ci terrei tanto ad essere presente alla "madre di tutte le gare". Per quest’anno è andata così, ma prima o poi ci andrò».

di Bruno Tavosanis, dal Gazzettino