Le nuove strutture a sostegno dell’attività degli atleti

16-5-2003. 1 – i Centri ad Alta Prestazione Motoria

Si tratta di un’ipotesi di lavoro proposta dalla Federazione Italiana Sport Invernali. I 3 Centri dovrebbero essere collocati in Alto Adige, in Alta Valtellina e in Piemonte.

Ogni Centro dovrebbe garantire all’atleta di poter contare su ausili di massimo livello nella preparazione atletica e nella rieducazione motoria, ortopedica e fisiatrica, che dovrebbero permettere un rapido rientro alle gare dopo un infortunio.


A fianco delle tecniche e delle terapie tradizionali, nei futuri Centri potranno essere utilizzate anche tecniche kinesiologiche e osteopatiche.

2 – il Centro di Preparazione Olimpica degli Sport Invernali

Il Centro di Preparazione Olimpica degli Sport Invernali è di fatto già una realtà, voluta dagli enti locali, grazie all’attenzione della Regione Lombardia e con l’imprimatur del C.O.N.I. e dalla F.I.S.I. E’ composto da una serie di infrastrutture situate nell’Alta Valtellina. Si tratta di un complesso di piste per lo sci alpino, il fondo, lo snowboard, il freestyle, il biathlon, di palestre, campi di atletica, dei Bagni Termali di Bormio e dell’Ospedale Morelli dell’Alta Valtellina.

Il “centro di preparazione in alta quota” dell’Alta Valtellina rappresenta quanto di meglio si possa avere per l’allenamento dello sci di fondo a quote gradualmente crescenti: dai 900 ai 3300 metri con le sei piste di Valfurva (1880 mt), Valdidentro (1350 mt), Bormio (1250 mt), Livigno (1800 mt), Sondalo (900 mt), Passo Stelvio (2760 mt) e del ghiacciaio dello Stelvio (3300 mt).

Del Centro di Preparazione Olimpica fanno parte anche la pista per il biathlon di Valdidentro, le piste fisse di snowboard, snowboardcross e freestyle di Livigno e gli stadi permanenti per l’allenamento dello slalom di Valfurva e dello Stelvio.

L’impianto per il biathlon di Valdidentro, con l’attigua pista per lo skiroll, potrà divenire il primo centro nazionale per l’allenamento utilizzabile tutto l’anno, grazie ad una zona di tiro comune.

3 – gli impianti da riqualificare

Aldilà degli impianti legati alla preparazione olimpica, sarà necessario risolvere gli annosi problemi legati alla gestione della pista di bob e slittino di Cortina d’Ampezzo, con i relativi pistini di spinta, e dell’impianto di trampolini di Predazzo. I comuni interessati hanno avanzato una richiesta di sostegni finanziari per la gestione delle strutture. La F.I.S.I. è impegnata nel favorire la concessione di tali sostegni che, qualora non dovessero essere corrisposti, segnerebbero la loro chiusura. Cortina e Predazzo sono gli unici impianti esistenti in Italia per la pratica del bob, dello slittino, dello skeleton e del salto con gli sci.

Anche gli impianti per il biathlon di Anterselva (Bz) e Brusson (Ao) necessitano di aggiornamenti e miglioramenti, soprattutto per quanto riguarda i poligoni di tiro.

Ulteriore obiettivo di primaria importanza è la riqualificazione delle piste di discesa di Santa Caterina Valfurva, in Alta Valtellina, di Sarentino, in provincia di Bolzano, e di La Thuile, in Val d’Aosta. Sarà necessario metterle in sicurezza e organizzarne la gestione efficiente così che possano offrire garanzie di utilizzo da parte degli atleti per almeno quattro mesi all’anno.


da www.fisi.org