16/12- FREESTYLE: Giacomo Matiz pronto all’esordio stagionale

16-12-2008 Spetta a Giacomo Matiz il compito di essere l’ultimo dei friulani delle squadre nazionali "A" ad esordire nella Coppa del Mondo 2008-2009. Non perché il ventiduenne di Timau avvia avuto in precedenza qualche problema fisico oppure non sia stato convocato; semplicemente la prima prova della specialità Gobbe di freestyle è in programma solo giovedì prossimo, a Meribel, in Francia. Un appuntamento al quale "Jack" si presenterà con buone sensazioni.
«La preparazione è andata abbastanza bene – spiega Matiz -. Inizialmente ci siamo dedicati alla ginnastica artistica, poi e poi ci siamo allenati sull’acqua, infine abbiamo sciato molto a Zermatt».
– Ginnastica artistica?
«Sì. E’ molto utile per avere un buon controllo del proprio corpo, in particolare nella fase di volo. Personalmente mi è stata utilissima».
– E sull’acqua, invece?
«Si può simulare il salto che poi si effettuerà sulla neve, sapendo che ci si fa male di meno in caso di errore. E’ fondamentale per imparare nuove figure».
– Giovedì a Meribel cosa ti aspetti?
«Sarei contento di entrare nei primi 25, ma chissà che non possa trovare un posto nei 20».
– Appari piuttosto fiducioso.
«Certo, in particolare per la parte tecnica. Anche l’allenatore Michele Leoni si è detto contento. Insomma, spero che la strada sia quella giusta».
– Dove devi migliorare?
«In tutto! La sciata comporta il 75% del voto, e le mie discese erano un po’ lente e sporche. Sulla parte acrobatica avevo qualche difficoltà, ma ora ho ottimizzato i due salti che già proponevo nella passata stagione».
– E le nuove figure provate in estate?
«Mi verranno utili dalla stagione 2009-2010. Di fatto ho preparato i salti per le Olimpiadi».
– Un pensiero fisso, vero?
«E’ chiaro che punto a qualificarmi a Vancouver 2010 e per farlo dovrò andare bene quest’anno in Coppa del Mondo e nei Mondiali di marzo in Giappone. Dovrò cercare di entrare nei primi 30 della graduatoria internazionale mentre il minimo Coni non è stato ancora stabilito».
– A proposito di Mondiali, a Valmalenco 2008 sei arrivato tredicesimo. Mica male.
«Vero, ma è doveroso ricordare che è più facile ottenere un buon piazzamento ai Mondiali rispetto alla Coppa del Mondo, perché una nazione può portare solo 4 atleti anziché gli 8 di nazioni guida quali Usa e Canada».
– Negli States ci sono i professionisti del freestyle. Sono più forti loro o chi frequenta il circuito agonistico mondiale?
«Si tratta quasi di due discipline diverse. I prof sono bravissimi nello show, gli altri sono più concentrati sull’obiettivo del risultato. Di certo i professionisti guadagnano molto di più».
«Non è facile decidere di dedicarsi all’agonismo. Chi sceglie il freestyle, vuole solo divertirsi, senza impegni e senza vincoli. Anche per me inizialmente è andata così: poi ho capito che per essere competitivo dovevo andare in palestra, faticare e fare sacrifici. Aggiungo che la mia specialità, le Gobbe, ovvero sciare e saltare contemporaneamente, sono cosa ben diversa dal freestyle praticato da chi vede la ne solo alla domenica».
– Per la prima volta la Coppa del Mondo sarà proposta, in diretta o differita, da Raisportpiù. Una bella notizia.
«Come no. Farsi vedere in tv è importante. Se una disciplina viene pubblicizzata, è più facile che la gente si appassioni».
– Il "tuo" Zoncolan è sempre vicino al freestyle?
«Direi sempre più, tanto che dal 26 dicembre al 9 gennaio quasi certamente verrà ospitata la squadra nazionale. Questo grazie alla disponibilità del polo Promotur, che metterà a nostra disposizione una pista».
– Tu alleni anche tre ragazzini friulani.
«Ma purtroppo non quanto vorrei. Dedico loro i ritagli di tempo, ma perché possano crescere sarebbe fondamentale un allenatore che possa costantemente seguirli. Ora, invece, se non ci sono io, non possono far nulla ed è un peccato, perché sono vogliosi e bravi. Ma la mancanza di tecnici specializzati è un problema nazionale, non solo della nostra regione. Mi auguro che in futuro le cose possano migliorare».

di Bruno Tavosanis, dal Gazzettino