19/4- Liceo “Bachmann”, uno ski college per futuri campioni

19-4-2006 Le tre medaglie conquistate ai Campionati Italiani Assoluti da Lucia Mazzotti hanno riempito d’orgoglio il Liceo "Bachmann". Il perché è presto detto: Lucia ha effettuato a Tarvisio tutto il ciclo di studi, è uscita l’anno passato con cento/centesimi ed è diventata una delle migliori sciatrici nazionali. Come dire che la Mazzotti è il simbolo di quanto possa fare e dare lo ski college tarvisiano.
«Ma Lucia non è un caso raro – dice la prof.ssa Tiziana Candoni, responsabile del settore tecnico del "Bachmann" – Chi sceglie il nostro istituto è consapevole di trovarsi di fronte una scuola all’avanguardia, che consente agli agonisti di essere sempre aggiornati sulle lezioni grazie alla piattaforma e-learning. E comunque qui non si regala nulla, anche perché l’esame di stato è uguale per tutte le scuole d’Italia».
Gli studenti del "Bachmann" provengono al 70% dalla regione e al 20% dal Veneto, ma nell’ultimo anno scolastico sono arrivati, ad esempio, quattro piemontesi di buon livello, a partire da Mattia Casse, due medaglie ai Campionati Italiani Aspiranti: «I ragazzi e i loro genitori sono venuti a visitare la scuola, abbiamo parlato a lungo con loro, spiegando i nostri obiettivi – afferma la prof.ssa Lucia Negrisin, responsabile del settore didattico e con la Candoni "anima" dello ski college -. Hanno sposato questo progetto nonostante tanti sacrifici, primo fra tutti la lontananza da casa».
Con soddisfazione anche per il Comitato Fisi Fvg, che si ritrova con elementi nuovi e quella che la Candoni definisce una panchina: «Prima gli atleti erano costretti a dare tutto nell’ultimo anno Allievi e nei primi due Aspiranti, altrimenti venivano tagliati fuori – aggiunge -. Ora, invece, hanno la possibilità di crescere senza pressioni. E ancora una volta l’esempio della Mazzotti, all’epoca non certo fra le migliori Aspiranti italiane, è eclatante».
Quattro gli schemi-orario delle lezioni, legati all’attività agonistica: il primo da inizio settembre a metà ottobre, il secondo termina il 25 dicembre, il terzo si è chiuso il 26 marzo. Naturalmente non ci sono solo i discesisti, ma anche fondisti («C’è una crisi di vocazioni, ma comunque studia da noi una delle maggiori promesse nazionali, la veneta Virginia De Martin, che reputo una nuova Mazzotti», dice la Negrisin) e i saltatori («Che soddisfazione vedere alle Olimpiadi i nostri Andrea Morassi e Davide Brasadola!», aggiunge la Candoni), mentre dal prossimo anno scolastico ci sarà spazio anche per lo snowboard.
Il cruccio? Nella nostra regione c’e ancora scetticismo. «Già, a volte la scuola viene vista come un’antagonista e non come una possibilità importante di crescita sportivo-educativa per i ragazzi – afferma la Negrisin -. E’ un peccato, perché i risultati ottenuti dimostrano la bontà del nostro progetto».

di Bruno Tavosanis, dal Gazzettino

da sinistra Lucia Negrisin e Tiziana Candoni