30/1- FREESTYLE: il valore dello sport secondo la famiglia Matiz

30-1-2006 Pubblichiamo questa lettera inviataci dalla famiglia di Giacomo Matiz, il nostro campioncino di freestyle che, purtroppo, non gareggerà alle Olimpiadi. Si tratta di una splendida dimostrazione del vero significato dello sport e dei valori che lo contraddistinguono.

Carissimi Amici,
purtroppo Giacomo ha mancato la qualificazione per le Olimpiadi Invernali di Torino 2006. Dopo l’assenza dovuta all’intervento chirurgico dei primi di dicembre, ha ripreso gli allenamenti e le gare del circuito di C.d.M. in America con qualche difficoltà e nell’ultima prova disputata sabato scorso a Madonna di Campiglio è purtroppo caduto dopo l’esecuzione del primo salto, concludendo comunque la prova, ma mancando un punteggio sufficiente a garantire la partecipazione ai Giochi.
A Torino respirerà comunque l’aria dell’Olimpiade dietro le quinte, ma aprofitterà dell’evento per continuare gli allenamenti ed aprire le competizioni come apripista.
Questa è la legge dello sport ed il rispetto delle regole (partecipazione di 4 atleti) deve essere primario e indiscutibile e pertanto accettiamo serenamente che partecipino ai giochi gli atleti che si sono guadagnati la partecipazione e che sono più in forma. Un augurio sincero, da parte di tutta la famiglia Matiz e dalla U.S. Aldo Moro, per la miglior partecipazione possibile agli atleti Simone, Mattia, Walter, Claudio, Mariangela e Debora.
Dopo un momento di chiara delusione e sconforto, il morale è comunque buono e già domani Giacomo sarà in partenza per la Cekia per partecipare ad una gara di C.d.M. che non avrà valenza per la partecipazione ai Giochi, ma che sarà certamente di stimolo in vista dei Mondiali Juniores di Freestyle che si svolgeranno in Russia ai primi di marzo (dove parteciperà anche alle gare di Skicross).
Vogliamo comunque, a questo punto della stagione (che sarà ancora ricca di appuntamenti importanti), ringraziare soprattutto lo staff (dal direttore agonistico GianFranco Collinassi agli allenatori Andrea Rinaldi, Mike Leoni, Tino Chiaravalli, Michel Grange, Freddy Romano ed il fisio Michele), ma anche i compagni di squadra che sono sempre stati vicini a Giacomo, stimolandolo sia negli allenamenti che durante le gare.
Colgo l’occasione per ringraziare tutti coloro che hanno fino all’ultimo sperato (come noi) nella possibilità di centrare uno degli obiettivi che poteva essere alla portata di Giacomo: Promotur, Comitato Regionale F.I.S.I. F.V.G. (in prima persona il Presidente Franco Fontana), Glauco Di Ronco (che per primo ha creduto in questa possibilità) e tutti gli AMICI sia della mia famiglia che di Giacomo in particolare.
Giriamo pagina e lavoriamo serenamente, cercando di centrare altri obiettivi non meno qualificanti delle Olimpiadi, ma che saranno comunque risultato di un intenso e soprattutto sereno lavoro, considerando che non ci sono né rimpianti e e neppure recriminazione per quanto fatto fino ad oggi.

Velia, Sergio, Ottaviano e Giacomo Matiz