28/2- SCI NORDICO: Mondiali, il bilancio dei regionali

28-2-2005. Si sono chiusi ieri a Oberstdorf i Campionati Mondiali di sci nordico, che vedevano al via sette friulani. Sono arrivate due medaglie ma anche qualche delusione, con protagonisti in tutti i casi i big Giorgio Di Centa e Gabriella Paruzzi.


GIORGIO DI CENTA. Il suo secondo posto nel Doppio Inseguimento è stato il momento più emozionante della spedizione azzurra, assieme alla doppietta Piller Cottrer-Valbusa nella 15 km tl. Il carabiniere carnico è arrivato ai Mondiali con il ruolo di punta della squadra italiana e, salvo la prima gara, ha confermato le attese. Dopo la grande delusione per quel quattordicesimo posto, Giorgio si è riscattato alla grande nella 15+15 km, disputando una prova straordinaria. Nella mente resta il grande recupero dopo la frazione a tecnica classica, il triplo contatto con i bastoncini del norvegese Estil nella salita finale, la volata vincente per l’argento sul traguardo e le lacrime in diretta tv. Poi Di Centa ha disputato una grande prima frazione della staffetta, chiusa al comando, e non è stata certo colpa sua la mancata medaglia. Ma la sfortuna, che l’ha sempre accompagnato in carriera, si è fatta viva anche in quest’occasione e l’influenza l’ha costretto a rinunciare alla 50 km tc di ieri, gara dove Giorgio puntava al podio, posto più alto compreso. Ma a Torino 2006 un Di Centa così può arrivare molto lontano.

GABRIELLA PARUZZI. Un bronzo in staffetta non può certo soddisfare la campionessa olimpica. Certo, il podio nella prova a squadre è stato insperato, ma lei puntava a raccogliere la sua prima medaglia individuale ai Mondiali, unico obiettivo che ancora le mancava e, a questo punto, le mancherà. Nella 10 km tl è arrivata lontana dalle migliori, ma anche lei, come Di Centa, si è ripresa alla grande nel Doppio Inseguimento e il quinto posto finale è da considerarsi più che positivo. Gabri, però, puntava tutto sulla 30 km tc, la gara che l’aveva portata al titolo olimpico, tanto da rinunciare, seppur a malavoglia, alla staffetta sprint del giorno precedente, gara che, col senno di poi, avrebbe potuto portarla al podio con l’amica Valbusa. Invece la 30 km è stata quasi un calvario, perlomeno nella seconda parte, e la speranza di un podio si è tramutata nella realtà di un diciassettesimo podio. Una bella botta e a questo punto potrebbe sorgere qualche dubbio sulla sua volontà di essere al via alle Olimpiadi 2006, anche se resta la miglior fondista italiana.

GIUSEPPE MICHIELLI. Trentaseiesimo nella Gundersen e trentesimo ieri nella Sprint. Dal ventenne tarvisiano non ci si poteva aspettare di più. Ha fatto quanto gli si chiedeva e la sua crescita in questi ultimi due mesi fa ben sperare per il futuro.

SALTATORI. I tre tarvisiani hanno fatto in pieno il loro dovere. L’unico obiettivo era la qualificazione alla finale e Stefano Chiapolino e Sebastian Colloredo ci sono riusciti in entrambi i trampolini, mentre Marco Beltrame ce l’ha fatta sull’HS137. A Torino, come minimo, bisognerà puntare ai top 30. Soddisfacente anche il dodicesimo posto nella prova a squadre. Solo prove e niente gare, ma un’esperienza inimitabile, per il sedicenne carnico Andrea Morassi.


di Bruno Tavosanis, dal Gazzettino


(nella foto Giorgio Di Centa)