FONDO- Gabri Paruzzi ritorna sul luogo del trionfo

21-1-2005. Il 13 marzo 2004 Gabriella Paruzzi festeggiava a Pragelato la conquista della Coppa del Mondo; poco meno di un anno dopo la tarvisiana ritorna sulla stessa pista, ma con sensazioni ben diverse.
“Chi mi conosce sa che darei fuoco a tutti”, afferma, un modo come un altro per spiegare che le cose non stanno andando per il verso giusto.
“Già, le sensazioni sono molto negative- sospira-. Evidentemente quest’anno non me ne va dritta una. Mi sento stanca e faccio una gran fatica a sciare, anche perché siamo in quota, si gareggia a 1800 metri di altitudine e la neve è bagnata e lenta”.
Unica consolazione, anche per le altre sarà così:
“Vero, visto che le ultime gare si sono svolte a quote basse- conferma la Paruzzi-. Però c’è chi è più abituata a sciare in altura. Comunque non è questo il motivo per il quale credo proprio di non poter puntare in alto in vista del doppio inseguimento di domani”.
A completare il tutto ci si è messa pure la scelta degli organizzatori di ospitare le azzurre in un villaggio vacanze, quindi assieme ai turisti, con prevedibile confusione e difficoltà nel ricercare la giusta concentrazione.
Domenica si disputa anche la staffetta sprint, ma la tarvisiana non ci sarà:
“Non avrebbe senso, anche perché si disputa a tecnica classica, mentre ai Mondiali di Oberstdorf le medaglie verranno assegnate a skating- conferma-. Anche la Valbusa e la Follis probabilmente daranno forfait”.
I soli sorrisi arrivano, così, dai ricordi del recente passato:
“Sono ritornata qui con grande piacere, pur sorbendomi dieci ore di viaggio in auto- afferma Gabri-. In particolare guardo sempre con affetto la discesa che porta da Sestriere, dove alloggiamo, a Pragelato, perché mi ritornano alla mente le emozioni della premiazione di tutti i vincitori della classifiche finali della Coppa del Mondo. Meno intensa, invece, l’emozione provata sul campo di gara, prima di tutto perché della prova dell’anno passato ricordo poco, essendo stata praticamente una passerella, poi perchè la pista è notevolmente cambiata. Ora è più larga di almeno sei metri”.
Le possibilità ai Mondiali di metà febbraio?
“Mah, continuo a dire che devo ritrovare me stessa. Per adesso sto ancora cercando”.


di Bruno Tavosanis, dal Gazzettino