BIATHLON- Ivan Romanin fiducioso ma con i piedi per terra

3-12-2003. Sabato e domenica, con le gare di Coppa Italia in Val Venosta, scende in pista anche il biathleta di Forni Avoltri Ivan Romanin, “fiamma gialla” di 25 anni, che rappresenta lo sci friulano nella squadra nazionale B – pro Torino 2006 e che, dopo una stagione sfortunata, è deciso a ritornare in quota.

Nel tuo mirino c’è la squadra azzurra di Coppa del mondo?

«Andiamoci piano, mi concentrerò sulle gare di Coppa Europa: emergere in queste prove sarà molto difficile perchè c’è una grande concorrenza. L’anno scorso mi ha disturbato l’appendicite e soltanto a fine stagione, con il sesto posto nella sprint dei campionati italiani assoluti, mi sono un po’ ripreso».


Le delusioni lasciano il segno?

«Una stagione storta ti dà la carica per fare meglio, ma ti consiglia anche di stare con i piedi per terra, quindi, cercherò di impegnarmi per dimostrare di valere la nazionale A».


E guadagnare la convocazione in Coppa del mondo o per i mondiali di Francia…


«Sarebbe il massimo, ma non mi illudo. Il biathlon è una disciplina molto particolare che non ti consente di programmare risultati. Per il momento mi preoccupo solo di lavorare per riuscire fare una buona stagione in Coppa Europa, nella speranza che, strada facendo, possa arrivare qualche bel risultato».


Magari una medaglia nelle due gare (mass start e staffetta) degli assoluti che ai primi di gennaio si svolgeranno a Forni Avoltri…

«Ci tengo parecchio a ben figurare davanti alla mia gente, ma le gare in casa con la “pressione” che ti mettono addosso – e il biathlon non ti perdona se cerchi di strafare -, possono anche portare brutte figure».


D’accordo, non vuoi sbilanciarti, ma quali sono le tue sensazioni in avvio di stagione?
«Buone, ho lavorato sodo per tutta l’estate e l’autunno e nelle gare della Val Venosta mi attendo risposte positive».


di Giancarlo Martina , dal Messaggero Veneto