BIATHLON- Mondiali, Cattarinussi cerca la settima medaglia

14-3-2003. Meno uno all’appuntamento più atteso della stagione per il biathlon , i Mondiali di Khanty Mansiysk. Domani alle 8 ora italiana la 10 km Sprint aprirà una manifestazione che si annuncia fra le migliori della storia. Infatti, contrariamente a quanto si potrebbe supporre, la temperatura in Siberia è paragonabile a quelle delle località del Centro Europa ma soprattutto lo stadio del biathlon è considerato il più bello del mondo, per non parlare del villaggio turistico. Insomma, ci sono tutte le condizioni per un grande Mondiale.

E chissà che fra i principali protagonisti non ci possa essere René Cattarinussi (nella foto), che su questa stessa neve ha ottenuto nel 2001 uno dei suoi due successi in Coppa del Mondo: «La pista mi piace e mi porta pure fortuna- dice- Il tracciato è selettivo, con una salita di 800 metri subito dopo la partenza; poi c’è una discesa di un chilometro ed un’ulteriore ascesa prima di arrivare al poligono».

Proprio la prova inaugurale potrebbe essere la più favorevole al finanziere di Forni Avoltri (avrà il pettorale 23 e prenderà il via alle 8.11’30”): «In effetti in questa stagione noi italiani siamo andati bene soprattutto nella Sprint- conferma Cattarinussi- Oltre al sottoscritto, infatti, hanno ben figurato anche Willy Pallhuber e Michela Ponza. Comunque in un Mondiale può accadere di tutto e anche in staffetta, dove non partiamo certo fra i favoriti, ce la possiamo giocare, anche se obiettivamente alcune nazioni sono più forti».

Sono sedici le medaglie iridate conquistate dall’Italia, sei delle quali per merito di Cattarinussi: argento nelle Sprint di Osrblie ’97 e Pokjluka 2001; bronzo nella Sprint e nella Staffetta di Ruhpolding ’96, nella Staffetta di Osrblie ’97 e ancora nella Sprint di Holmenkollen 2000. Ai più attenti non sarà sfuggito il fatto che manchi nel palmares una medaglia d’oro. La forma dimostrata nelle ultime uscite da René, sia in Coppa del Mondo che ai Campionati Italiani, inducono a pensare che si possa rimediare alla lacuna. Sempre che la Dea Bendata sia d’accordo.


da www.gazzettino.it