Sci paralimpico: Martina Vozza e Ylenia Sabidussi vincono la Coppa del Mondo di superG

La neve non era compatta, a causa delle temperature abbondantemente sopra lo zero. Inoltre ci si è messa anche la pioggia, caduta su tutto il Tarvisiano a metà mattinata. Così alla Giuria internazionale non è rimasto che annullare anche la Seconda  Discesa Libera delle Finali di Coppa del Mondo di sci alpino paralimpico (organizzate dall’Asd Sport X All Hans Erlacher Team  in collaborazione con la FISIP), in programma oggi a Sella Nevea. Visti i tempi ormai esigui rimasti a disposizione (entro  domenica bisogna chiudere la tappa di Tarvisio/Sella Nevea e trasferirsi tutti a Cortina d’Ampezzo per le finali delle discipline  tecniche) e considerando che nel SuperG sono già state disputate prove sufficienti ad assegnare la Coppa di specialità,  mentre in Discesa Libera le prove sono ancora insufficienti, la Giuria ha deciso di cancellare dal programma il SuperG in programma domenica e far disputare soltanto le due Discese Libere saltate ieri e oggi. 

Una decisione che ha fatto esultare la FISIP e tutta la nazionale italiana. Perché in questo modo la Coppa di specialità di  Super G, nella categoria Vision Impaired, finisce nelle mani di Martina Vozza e della sua guida Ylenia Sabidussi, entrambe portacolori proprio dell’Asd Sport X All Hans Erlacher Team, mentre l’altra azzurra Chiara Mazzel e la guida Fabrizio Casal  chiudono al secondo posto, davanti alla slovacca Alexandra Rexova. Una conclusione trionfale per le azzurre, un parziale risarcimento della sorte per la diciottenne goriziana. La quale non avrebbe potuto gareggiare in queste finali a seguito del  grave infortunio subito un mese fa a Saalbach (Austria), occorsole appena dopo aver tagliato da vincitrice il traguardo della  gara che di fatto, oggi, le consegna la coppa. E non è finita, perché Chiara Mazzel è anch’essa a un passo dalla sfera di cristallo  della Discesa Libera.  

Una notizia, quella della vittoria, che ha raggiunto Martina Vozza all’uscita di scuola, a Gorizia. Una sorpresa che sul momento  l’ha lasciata senza parole, perché del tutto insperata. “Sono sicuramente molto contenta – ha commentato quando ha  realizzato cos’era accaduto a un centinaio di chilometri di distanza – perché dopo l’infortunio un po’ la fortuna ha girato dalla  mia parte, dal momento che se si fosse gareggiato domenica qualcuna avrebbe potuto superarmi. E dopo Saalbach questa  Coppa mi restituisce quello che la sorte mi aveva tolto. É la mia prima Coppa, un obiettivo che mi ero posto e che quindi ho  raggiunto. E costituisce il coronamento della mia miglior stagione. Peccato per l’infortunio, ma anche questo mi aiuterà a  maturare e crescere per le prossime stagioni”. 

“In realtà dopo i Mondiali e le due medaglie – confessa Martina – ho iniziato a pensare anche alla Coppa del Mondo generale.  Ma ho scoperto presto che sarebbe stato impossibile vincerla, perché i punteggi ridotti ottenuti in alcune gare nelle quali  eravamo poche concorrenti mi avrebbero impedito comunque di arrivare al vertice”. 

Un prospetto di grandi potenzialità, come universalmente riconosciuto, visti i suoi soli 18 anni. Questa è Martina Vozza. Che  con le due medaglie d’argento ai recenti Mondiali in Spagna e questa coppa di specialità sta bruciando le tappe. “Ho iniziato  tardi il percorso agonistico, questa che si sta concludendo è appena la mia terza stagione. Però in questi anni abbiamo  lavorato molto bene e ciò mi ha portato a raggiungere tali obiettivi. In futuro spero di salire ancora più in alto. Dedico il  successo alla mia famiglia, a Ylenia (Sabidussi, la sua guida in gara, ndr), alla squadra, ai tecnici. Insomma, a tutte le persone  che mi supportano in questo percorso”. 

Al settimo cielo anche la guida Ylenia Sabidussi, naturalmente. Triestina di nascita, tarvisiana di crescita, con un passato da atleta fino al termine del percorso nel settore giovanile e con un futuro da maestra di sci, Ylenia sta vivendo un presente  esaltante. “Come Martina, anche io sono felicissima. É una consolazione parziale, visto che proprio al traguardo di un SuperG Martina era caduta e si era infortunata. Come atleta ho gareggiato nel circuito Fis – racconta – ma non sono mai riuscita ad  arrivare dove avrei voluto. Sono stata atleta del Comitato regionale FISI Fvg, poi mi sono fermata e sono diventata maestra  di sci. In quel periodo ho iniziato per caso l’attività di guida paralimpica e ho scoperto che praticare lo sci in questa veste mi  piace ancora di più”. 

“Con Lorenzo Bernard (il primo atleta paralimpico che ha guidato, ndr) siamo arrivati soltanto a gareggiare in Coppa Europa,  ma vincere la Coppa del Mondo è stato sempre il mio sogno, sia quando ero un’atleta in gara, sia quando sono diventata  guida di atleti paralimpici. Quindi questo, anche se solo parziale, è un primo sogno che realizzo e l’obiettivo, a questo punto, diventa la Coppa del Mondo generale. Riuscirci il prossimo anno sarà molto difficile – riconosce Ylenia -, perché dopo  l’infortunio di Martina inizieremo la preparazione in ritardo e non potremo essere subito al top. Però fra due anni contiamo  di essere pronte a mettere nel mirino l’obiettivo. Sfrutteremo questo periodo di stop per porre basi solide alla nostra sciata”. 

Domani mattina a Sella Nevea è previsto il recupero della discesa libera saltata ieri. Al termine, doppia cerimonia di  premiazione, direttamente sul posto: prima le medaglie ai vincitori della gara di giornata, poi verranno consegnate le sfere  di cristallo di SuperG ai vincitori delle varie categorie. E partirà la festa azzurra per Vozza e Sabidussi.  

(foto Carloni/Raspar per Sport X All)