5/2- Una valanga invade la pista “A” del Priesnig, a Tarvisio

5-2-2009 Una valanga di grosse dimensioni ha invaso questa mattina la pista A “del Priesnig” di Tarvisio dopo essersi distaccata dal sovrastante pendio del monte Florianca. Fortunatamente nessuno sciatore è rimasto coinvolto, ma in un primo momento si è temuto il peggio. Per questo sono state fatte intervenire squadre cinofile specializzate nella ricerca di persone travolte da valanghe e slavine. Sul posto i volontari del Corpo Nazionale Soccorso Alpino della stazione di Cave del Predil, gli uomini del Soccorso alpino della Guardia di Finanza di Sella Nevea, i poliziotti sciatori qualificati nel soccorso in pista, i carabinieri, i forestali regionali, il personale di Aineva e i tecnici di Promotur. A supporto anche un elicottero della Protezione civile regionale e, pronto ad intervenire in caso di necessità, l’elisoccorso del 118.

La “A” è una pista che parte dalla sommità del Monte Priesnig e arriva fino ai campi Duca d’Aosta. A raccontare come si sono svolte le operazioni di bonifica della valanga è il responsabile della stazione di Cave del Predil del Soccorso alpino, Renato Palmieri: «Il distacco della valanga è avvenuto a quota 1050, dal versante che sovrasta la pista A, subito a ridosso del bosco. Il fronte di neve era largo circa 100 metri, con un’altezza media di un metro, un metro e mezzo. Giunti sul posto – ha spiegato – è stata immediatamente avviata la ricerca degli eventuali dispersi con l’ausilio delle unità cinofile e dopo l’utilizzo degli apparecchi Arva e Recco, abbiamo provveduto al sondaggio sistematico della valanga spalla a spalla». Sulle cause all’origine della slavina, Palmieri non ha dubbi: «La valanga è stata provocata da cause naturali, ed in particolare dalla pioggia caduta in mattinata sommata alle alte temperature, fattori ad alto rischio dopo le abbondanti precipitazioni nevose dei giorni scorsi».

Il fronte della valanga è stato controllato palmo a palmo dai soccorritori e le operazioni di bonifica sono durate fino alle 16.30. A dare la certezza che nessuno fosse stato travolto dalla slavina, il passaggio del gatto delle nevi, che si è occupato dello spostamento della neve dalla pista. Come detto, nessuna persona è rimasta coinvolta, però i danni alle reti di protezione e ai pali del tracciato sarebbero ingenti.