28/1- SCI VELOCITA’: Stefano Bar, sulla neve a 200 all’ora

28-1-2009 A 250 all’ora senza rischiare il ritiro della patente. Privilegi dei "pazzi" del chilometro lanciato (KL), impegnati nei giorni scorsi ai Mondiali di Vars, in Francia, dove ancora una volta l’italiano Simone Origone si è dimostrato il più forte specialista di sempre dello sci velocità, raggiungendo la velocità di 225 km/h. Ma a Vars c’era anche un friulano, Stefano Bar, ed anche lui è stato grande protagonista, conquistando la medaglia d’argento Juniores, categoria produzione, raggiunendo la velocità di oltre 173 km/h.
«Non mi aspettavo certamente il secondo posto – racconta il tarvisiano Bar, 19 anni ad aprile, tesserato con lo Sc Pordenone -. La concorrenza era molto forte, ma credo di aver fatto proprio una grande gara».
– Come è nata la passione per la velocità?
«Fino a due anni fa praticavo lo sci alpino. Poi mi sono rotto lo scafoide e ho mollato, perché mi mancacano gli stimoli. All’inizio del 2008 mio cugino Pietro Albertelli, campione del KL negli anni ’70, mi ha proposto di provare questa specialità e, considerando che la velocità mi è sempre piaciuta, ad aprile ho fatto la mia prima gara. La prima sensazione? Fa-vo-lo-so!».
– Quali sono le principali differenza fra il KL e una discesa libera di sci alpino?
«Nella velocità si deve avere maggior forza nelle gambe, perché quando superi i 200 all’ora gli sci tendono ad allargarsi. Inoltre nel KL la pista è dritta e dura come il marmo, mentre nella discesa bisogna fare i conti con le buche».
-Dove ti alleni?
«E’ un bel problema. Non posso fare una preparazione specifica, perché a Tarvisio non ci sono piste che rispondono alle caratteristiche richieste dal KL. A Vars, ad esempio, la pendenza massima era del 98%, la minima del 52%. Praticamente in Italia ci si può allenare solo a Cervinia».
– E a casa che dicono? Sapere che un figlio si lancia a velocità folle sugli sci, non deve essere proprio tranquilizzante…
«Ovvio che un minimo di timore ci sia. Comunque mio padre mi assiste sempre e credo di rassicurarli dimostrando di non aver nessun timore. Finora non sono mai caduto, ma mi auguro non accada mai».
– Tu partecipi alle gare nella categoria Produzione. A quando il passaggio ai materiali specifici?
«Questo è il mio ultimo anno da Junior, quindi da giugno sarò di fatto obbligato. Aggiungo che dovrei essere chiamato a far parte della squadra nazionale e, probabilmente, entrerò a far parte del Centro Sportivo Esercito. Tutto questo mi consentirà di avere equipaggiamento e materiali che mi consentiranno di andare più veloce».
– Prossimo appuntamento agonistico?
«Dovrebbe esserci una gara ad inizio aprile a Cervinia, anche se è ancora in forse. Diciamo che il tempo per preparami non mi manca…».

di Bruno Tavosanis, dal Gazzettino