19/1- ALPINO: Lucia Mazzotti si arrende al dolore

19-1-2009 Lucia Mazzotti ha detto stop. Si è chiusa sabato ad Altenmarkt la stagione della tarvisiana, che ad inizio febbraio, a distanza di poco più di un anno, si opererà nuovamente al ginocchio, questa volta per un intervento definitivo. Una decisione che la ventiquattrenne della Fiamme Gialle maturava da tempo, ma la goccia che ha fatto traboccare il vaso è arrivata al termine della discesa valida per la supercombinata:
«E’ capitata la stessa cosa verificatasi nella prova cronometrata – spiega -. Ovvero in una curva verso destro la gamba ha ceduto e mi sono schiantata sui cartelloni pubblicitari al traguardo. Inizialmente non ho provato particolare dolore, tanto che sono rientrata in albergo. Poi, però, quando ho infilato lo scarpone da slalom ho visto le stelle. Arrivata al traguardo ho chiamato subito il medico, il quale mi ha imposto di fermarmi immediatamente, temendo un problema al perone, che poi le lastre hanno dimostrato non esserci».
 – Ma lì hai capito che stavi tirando troppo la corda, vero?
«Credo che il destino mi abbia mandato un segnale chiaro, perché continuando avrei rischiato la vita. Già sabato mi era andata bene. Gli antidolorifici che prendo da mesi non hanno fatto molto effetto, così come il cortisone assunto ad inizio gennaio. Ci ho provato con tutte le forze, ma mi sono dovuta arrendere».
 – Rimpianti per non avere effettuato prima questa scelta?
«Assolutamente no. Comunque in questi due mesi di gara ho fatto esperienza in Coppa del Mondo, conosciuto piste, respirato l’atmosfera del grande sci. Operandomi ad inizio febbraio perderò probabilmente solo un mese di preparazione e a dicembre, nelle prime gare della nuova stagione, sarò pronta per ritornare».
 – Già Tutto predisposto per l’intervento?
«Ne parlerò domani (oggi, ndr) a Verona con il dottor Zorzi, ma ritengo che verrà effettuato il 2 o il 3 del prossimo mese. Trattandosi di un’operazione sperimentale, i tempi di recupero non sono certi, ma in linea di massimo potrò rimettere gli sci fra quattro-cinque mesi, quindi ad inizio luglio».
 – Niente Mondiali, quindi: delusa?
«Fermo restando che la mia convocazione era tutt’altro che scontata, è chiaro che mi dispiace perdere non solo l’appuntamento con la Val d’Isere, ma anche il resto della stagione».
 – Però appari tutto sommato serena.
«Lo sono, perché in questi mesi ho capito di poter essere competitiva. Pur sciando con una gamba sola, perché solo io posso capire quanto ero insicura nello sforzare l’altra, non ero così lontana dalle migliori. Perciò nella prossima stagione, anche se per effetto della riduzione delle squadre potrei non essere inserita nel gruppo azzurro, sono certa di giocare bene le mie carte in Coppa del Mondo».
 – E ora che farai?
«Innanzitutto me ne vado dieci giorni al caldo! Poi farò come all’inizio del 2008, mi dedicherò completamente all’Università, cercando di dare quanti più esami possibile».

di Bruno Tavosanis, dal Gazzettino

nella foto Lucia Mazzotti subito dopo la caduta di sabato scorso