26/11- SALTO: Andrea Morassi vuole ritornare a volare

26-11-2008 Un anno da dimenticare, magari ricordando solamente gli errori per evitare di ripeterli, e la volontà di riscattarsi alla grande nei prossimi mesi. Andrea Morassi viene ricordato ancora per quello splendido terzo posto conquistato il 28 gennaio 2007 nella tappa di Coppa del Mondo di Oberstdorf. Un risultato che doveva aprirgli le porte ad una grande carriera, ed invece…
«Invece non è andata così – ammette il ventenne di Ravascletto -. Nella passata stagione non ci stavo con la testa, non riuscivo a concentrarmi».
– Ti sei chiesto i motivi?
«Mi sono lasciato condizionare dai primi quattro soldi guadagnati e dalla passione per le auto. Ora ho un’Alfa 147».
– Possibile, quindi, un futuro al volante?
«Mah, non credo di essere all’altezza di misurarmi in competizioni agonistiche. E comunque adesso penso solo al salto».
– Cosa è cambiato, quindi, rispetto a qualche mese fa?
«Ho semplicemente capito che stavo gettando alle ortiche il lavoro di una vita, con tutti i sacrifici fatti dal sottoscritto e dalla mia famiglia».
– Ci sono state novità anche sul piano prettamente sportivo?
«Sì. Atleticamente sono migliorato molto. Poi la tecnica: mi ero accorto che negli ultimi due anni ero peggiorato parecchio, mentre ora mi hanno "raddrizzato". Ma non voglio certo incolpare l’ex allenatore Roberto Cecon; sulle sue doti non ci sono dubbi, però deve ancora fare esperienza come tecnico. E comunque seguiva le orme del suo predecessore Lepisto».
– Hai ritrovato il tuo "maestro" Leo De Crignis.
«Non nego che per me sia stata una bella notizia. Del resto è stato lui a portarmi per la prima volta sul trampolino».
– Ma all’epoca eri più piccolo anche di statura. Adesso sei arrivato a 1.80.
«In effetti la crescita ha creato qualche problema, non tanto per l’altezza quanto per il peso. In tre anni ho messo su 6/7 chili e in volo ti cambiano tutte le sensazioni».
– Giovedì a Kuusamo le qualificazioni e sabato l’eventuale finale. Cosa ti aspetti dalla prima tappa di Coppa del Mondo?
«Per come sono andate le cose finora, entrare nei 50 sarebbe già un garone».
– Gli ultimi allenamenti ti hanno soddisfatto?
«Sì, penso di aver capito i problemi. Spero anche di averli risolti. Ora devo solo mettere sul trampolino entrambe le prove, cercando di non strafare in gara».
– In questo momento, quindi, ai Campionati Italiani faresti meglio rispetto a tre mesi e mezzo fa…
«Già. Ad agosto quando mi finirono davanti anche i ragazzi della squadra "B", fu una bella botta. Ma seppi reagire subito, tanto che due giorni dopo, in una prova Fis, le cose andarono decisamente meglio».
– A proposito, il fatto che altri due azzurri, il trentino Roberto Dellasega e il tuo compaesano Alessio De Crignis, abbiamo ottenuto qualche settimana fa il pass per la Coppa del Mondo, è un stimolo?
«Certo, ma soprattutto sono felice del fatto che finalmente l’Italia potrà essere al via in una prova a squadre. Non è bello vedere gli altri che saltano».
– L’obiettivo stagionale è puntato sui Mondiali di Liberec?
«Certo. E punto al podio, anche se non lamenterei di certo per un posto nei primi dieci».

di Bruno Tavosanis, dal Gazzettino