19/11- ALPINO: il talento di Jacopo Di Ronco non conosce limiti

19-11-2008 «Il mio obiettivo? Essere fra i primi tre slalomisti di Coppa del Mondo».
Non si può certo dire che Jacopo Di Ronco difetti in autostima. O semplicemente il diciottenne di Rivo di Paluzza è conscio delle sue qualità, messe in mostra sin dalle primissime gare nella categoria Baby. Del resto la continua ascesa di questo vero talento dello sci internazionale è costante e sta rispettando tutte le tappe previste, perciò il traguardo finale (diventare un grandissimo protagonista fra i pali stretti) è tutt’altro che una spacconata.
«Il prossimo passo, da compiere in questa stagione, sarà entrare nei primi 30 in Coppa Europa – dice Di Ronco -. Poi pian piano cercare di raggiungere il podio. Vorrei anche migliorare in gigante».
– Quindi per il momento lascerai da parte le discipline veloci?
«Sì, anche perché in slalom gli spazi per emergere ci sono, non essendo moltissimi gli specialisti in Italia. Comunque in futuro non escludo di provare qualche discesa, considerando che ho conquistato anche delle medaglie ai Campionati Italiani. Le prove veloci potrebbero essere utili anche per partecipare alla supercombinata. Il superG? Non mi piace. E’ una gara ibrida, una via di mezzo fra le curve da discesa e da gigante. No, grazie».
– Cosa ti rimane dell’esordio in Coppa del Mondo a Kranjska Gora?
«Una gran voglia di ritornarci! A parte la mia prova, brutta anche a causa di un pista ormai rovinata, ricordo con piacere ed emozione l’entusiasmo e l’atmosfera che si respirava. E poi è stato bello ricevere tante attenzioni anche dalla stampa».
– Punti a concedere il bis già in questa stagione?
«Me lo auguro, anche se non sarà facile. Dovrò però andare forte in Coppa Europa, innanzitutto per trovare un pettorale più basso, visto che attualmente viaggio intorno al numero 50, e di conseguenza trovare piste meno scalinate».
– Però la prima gara, quella in tandem fra Amneville e Landgraaf, non è andata bene.
«Abbiamo gareggiato all’interno di un capannone su una pista piatta, tanto che tutti gli slalomisti puri sono andati male. Sarà decisamente più attendibile l’appuntamento di inizio dicembre a Reiteralm».
– Lo scorso anno arrivò l’argento ai Mondiali Juniores. In questa stagione hai messo nel mirino il titolo?
«Sì, ma sicuramente non punterò tutto sull’appuntamento di Garmisch, anche perché non puoi giocarti la stagione in una sola gara. Ribadisco che l’obiettivo primario resta la Coppa Europa».
– Però quella medaglia d’argento, unita alla Coppa del Mondo e ai tanti successi in prove Fis, ha accresciuto la consapevolezza delle tue possibilità, vero?
«Certo, ma si tratta di tappe intermedie, come in passato lo sono state l’inserimento nella squadra di Comitato, nel gruppo sportivo della Forestale e nella Nazionale. Alla fine di questo percorso voglio diventare uno dei migliori tre slalomisti di Coppa del Mondo».
– Dove ritireni di dover ancora migliorare?
«Nella velocità; devo essere più rapido nei piani, ma fra un mese conto di essere al top».
– Questa è la tua prima stagione nella squadra nazionale. Quali le differenze rispetto al passato, quando eri primo seguito dal compianto Juri Puntil e poi dai tecnici della Forestale?
«Innanzitutto la preparazione. Non mi sono allenato benissimo, perché rispetto all’ultima stagione avevo meno possibilità di confrontarmi con sciatori di livello. Nel "Progetto Giovani" l’unico punto di riferimento era Anstein, mentre in Forestale mi allenavo con gente come Zardini e Pescollderungg. Ora comunque le cose sono migliorate, perché da un mese sono stato inserito nella squadra "B" e quindi la qualità dei miei compagni è decisamente aumentata. Oltretutto mi allena Zardini, che mi conosce bene e con il quale c’è un rapporto umano splendido».
– Ti sei confrontanto anche con i big?
«Sì, quest’estate in Argentina, e devo dire che i tempi non erano poi così lontani da quelli di Rocca, Thaler e Deville».
– Nel 2010 ci sono le Olimpiadi di Vancouver. Ci stai facendo un pensierino?
«Beh, chi non sogna di partecipare ai Giochi? E’ chiaro, però, che l’impresa non è semplice, perché prima di tutto dovrei guadagnarmi in Coppa Europa un posto fisso per la Coppa del Mondo 2009-1010 e poi fare benissimo in quest’ultima manifestazione. Ma direi che è il caso di effettuare un passo alla volta. Al momento il mio unico pensiero è rivolto a questa stagione».

di Bruno Tavosanis, dal Gazzettino