7/9- Regole più severe sulle piste da sci del Friuli Venezia Giulia

7-9-2006 Regole più severe sulle piste da sci e sanzioni per chi sgarra. È questo il succo del disegno di legge regionale portato ieri all’attenzione del Consiglio delle autonomie locali a Udine, che gli ha concesso l’unanime via libera.
Come ha spiegato l’assessore Enrico Bertossi, la norma recepisce la legge nazionale 363 «che pone vincoli insormontabili» a beneficio della sicurezza degli impianti e, soprattutto, degli utenti. Una delle novità più importanti è il casco obbligatorio per i minori di 14 anni, ma è rilevante anche la distinzione tra le diverse aree. Ogni pratica sportiva dovrà infatti avere i suoi spazi: ci saranno aree destinate al solo snowboard, aree riservate a slitte slittini e similari, aree dove sarà possibile divertirsi con le evoluzioni acrobatiche, il salto, lo sleddog e il nordic walking.
A sorvegliare il buon andamento delle giornate sulla neve provvederà un "numero adeguato" di addetti alla sicurezza, tra i quali dovrà esserci in ogni caso un pattugliatore. Articolato il sistema delle sanzioni per chi non si adegua, particolarmente pesanti per i gestori che rischiano di dover pagare fino a 50mila euro nel caso non venissero rispettati gli obblighi di manutenzione. Gli utenti-sciatori rischiano invece multe dai 100 ai 250 euro in caso di negligente comportamento in pista. Naturalmente la Regione si impegna a fornire ai gestori i contributi necessari a mettere in sicurezza le aree. I poli sciistici sono considerati un veicolo turistico importante se è vero che Promotur è destinata a gestire nei prossimi anni un pacchetto di 200 milioni di euro. 
Rapido il dibattito sul disegno di legge. Solo il sindaco di Tarvisio Franco Baritussio, che ovviamente di queste cose s’intende, ha espresso la preoccupazione che la rigidità delle norme possa in qualche modo svantaggiare i nostri poli sciistici rispetto ai concorrenti della vicina Austria «dove esistono meno vincoli». Ma Bertossi l’ha rassicurato: «Le piste regionali sono sicure, e gli utenti le apprezzano anche per questo motivo».

di Francesco Antonini, dal Gazzettino