2/5- SKIROLL: Coppa Italia, a Trieste è subito doppietta Bogatec

2-5-2006 Con il 2° Trofeo Adriaker, KO sprint sul lungomare di Trieste, presso la stazione marittima, è ripresa l’attività agonistica dello skiroll. Posto incantevole ma giornata infame, caratterizzata da vento e pioggia battente che, fortunatamente, hanno concesso una tregua per l’esatta durata della gara. Per poi riprendere alla grande immediatamente dopo. Si è quindi corso sull’asfalto bagnato, sulla distanza di poco più di 100 metri, ma almeno non sotto l’acqua e questo, oltre che i concorrenti, ha almeno portato qualche vantaggio al pubblico accorso malgrado tutte le premesse sfavorevoli. Il pronostico, scontato, pendeva dalla parte dei più forti specialisti dello sprint, David e Mateja Bogatec, e i “fratelli d’Italia”, non hanno deluso i loro fans. Più che giusto, addirittura doveroso: correvano in casa e nella gara organizzata dal Mladina, la società di famiglia, considerando che il padre Boris ne è anche il presidente oltre che il factotum e socio fondatore. Un degno modo di festeggiare il trentennale presentando l’intera squadra agonistica, forte di un bel numero di ragazzini ai primi passi agonistici che hanno avuto modo di impegnarsi contro i coetanei dello Sci Club Montebelluna. Nella finale fra le due Mateja, la Bogatec ha prevalso sulla Paulina che ha viaggiato dello stesso passo per una cinquantina di metri ma poi se l’è vista sfuggire nel serrate finale. All’arrivo le dividevano tre metri. Più contrastata la finale fra David Bogatec e Alessio Berlanda che, tra l’altro, aveva ottenuto il miglior tempo di qualificazione in 10,580: per il trentino, velocista emergente, due decimi e mezzo di vantaggio sul triestino che già la dicevano lunga sulle sue condizioni, sulle ambizioni che può nutrire anche in campo internazionale e su quello che potrà essere il prosieguo della stagione. Una serie di battaglie dall’esito sempre incerto e non più scontato come ci si sarebbe potuti aspettare dopo il gran finale del 2005 di David quando, prese finalmente le misure del russo Glushkov, il vincitore dei Mondiali della specialità e della Coppa del Mondo, riuscì a batterlo in più occasioni. In questa specialità, dunque, la squadra italiana pare ben attrezzata perché a questa coppia c’è da aggiungere Simone Paredi che, forte anche della preparazione accumulata con lo sci di fondo, è fortissimo anche come sprinter oltre che atleta completo su tutti i tipi di percorsi. E alle loro spalle si stanno facendo avanti giovani che non vedono l’ora di buttarsi nella mischia, assenti questa volta per impegno di studio, come i fratelli Pizzutto.
Fra David e Alessio lo scontro si è deciso negli ultimi dieci metri, dove il primo, che viaggiava nella corsia interna che fino a quel momento era apparsa la più sfavorevole in quanto tutti i vincitori aveva corso su quella esterna, è riuscito a sfatare anche questo pregiudizio. In questo breve spazio l’allungo vincente, che gli ha permesso di prevalere di strettissima misura. Un paio di spanne, un tempo inferiore ai 10.7. Notevole, considerando la tensione  sicuramente superiore a quella della prova di qualificazione. In quest’occasione David ha corso con i soliti Skiway, gli stessi dell’avversario, con ruote verdi da  bagnato mentre l’altro usava il tipo blu, ma con il nuovo sistema scarpa/attaccoGo Faster, di derivazione dal pattinaggio velocità su ghiaccio, studiato per gli sci da fondo e che si sta sperimentando con gli skiroll.  Obiettivamente non si può attribuire il successo a questa innovazione,ma il fatto che il primo test agonistico si sia risolto con una vittoria costituisce già un grosso motivo di soddisfazione per i due titolari della ProSkate, la società di Maniago (PN) che lo produce e che erano presenti alla prova.
La classifica, con i tempi della qualificazione, è sufficientemente indicativa della qualità delle prestazioni individuali e della potenzialità del movimento che avrà modo di presentare nuovi nomi nel corso delle varie tappe di un calendario che, di qui a ottobre, non avrà un attimo di sosta. Di certo ha confermato la spettacolarità della KO sprint, la gara più agevole da organizzare e di facile richiamo per il pubblico per il semplice fatto che basta poter disporre di un pezzetto di strada o di una piazza asfaltata chiusa al traffico, in mezzo ad una città o ad un paese per far promozione a questo sport.
Sotto questo aspetto Trieste ci ha aggiunto del suo inserendo la gara del Mladina nella splendida scenografia delle Rive di Trieste e nell’ambito della “Bavisela”, una manifestazione che si protrae per una inoltrata settimana. Iniziata con lo skiroll, si concluderà con la maratona d’Europa, facendo di quest’angolo di lungomare un punto di incontro, da mattina fino a notte inoltrata, con il richiamo dei tanti gazebo che hanno trasformato la zona della stazione marittima in una specie di fiera. Naturalmente soddisfatte le varie autorità presenti che hanno proceduto alla premiazione. Non si è lesinato in Coppe, con l’aggiunta di premi in denaro per i primi 8 classificati assoluti maschili e femminili.
Oltre ai successi dei fratelli Bogatec, successi dell’Asd Mladina anche con Ana Kosuta (Junior f), Ivan Kerpan (Aspiranti m), Simon Kosuta (Allievi m), Chiara Di Lenardo (Master f), Enzo Cossaro (Master 3 m) e nella graduatoria per società. Vittoria anche per Enzo Clapiz dell’Associazione Pattinaggio Tolmezzo nei Master 1; il club carnico è stata la terza società in classifica.  

di Giorgio Brusadelli, da www.fondoitalia.it