25/10- FONDO: obiettivo olimpico per Giorgio Di Centa

25-10-2005 E’ l’ oro della 50Km l’ obiettivo olimpico di Giorgio Di Centa. Abbandonato per una volta il suo tradizionale riserbo, l’ azzurro ha svelato il suo sogno ai giornalisti internazionali dello sci nordico riuniti a Sestriere, per un sopralluogo ai siti olimpici delle specialità. ”I Giochi di Torino 2006 sono l’ obiettivo più importante della stagione e probabilmente della mia carriera”, ha spiegato il vincitore dell’ argento mondiale nel Doppio Inseguimento della scorso febbraio, ad Oberstdorf. ”A 33 anni – ha aggiunto – è difficile pianificare il futuro, ma competere in casa sotto lo stendardo olimpico costituisce una occasione ed una emozione irripetibile. Per questo guardo alla 50Km di chiusura come ad un obiettivo possibile. Vincere l’ oro olimpico nel proprio Paese è il sogno di qualsiasi atleta. Ai Giochi e alla gara ci penserò, però, solo gli ultimi 15 giorni, non voglio ripetere l’ errore dei Mondiali 2003, quando la tensione rovinò i nostri risultati. Stavolta voglio gareggiare tranquillo”.
E viste le caratteristiche degli azzurri si potrebbe anche consumare una sfida tutta italiana, come avvenne in febbraio nella 15 Km tl con l’ oro di Pietro Piller Cottrer (a sua volta presente al Forum Nordicum) e l’argento di Fulvio Valbusa.
Proprio Caterpiller è uno dei papabili per il podio. ”Una sfida con Pietro sarebbe fantastica – commenta Di Centa – e per questo ho chiesto aiuto anche all’ Atomic: mi sta preparando un paio di sci particolari, in grado di aumentare la tenuta sulle curve. L’ ideale per il tracciato di Pragelato, caratterizzato da curvoni veloci in grado di fare la differenza”.
A Torino, però, si consumerà anche un nuovo capitolo della sfida tra Italia e Norvegia. Stavolta per i vichinghi (in vantaggio per 2-1) c’ è in ballo soprattutto la possibilità di cancellare l’onta di Lillehammer ’94. ”Vincere sarebbe meraviglioso – commenta il carabiniere – ma visti i Mondiali di Oberstdorf in questo momento direi che anche l’argento andrebbe bene. Sarei disposto anche a lasciare vincere la Norvegia pur di centrare una medaglia. L’amarezza di non salire sul podio è indescrivibile. Noi l’abbiamo già provata in febbraio ad Oberstdorf, ripeterla sarebbe mostruoso”.

da www.skitime.it