18/10- FONDO: sabato Gabriella Paruzzi esordisce in Coppa del Mondo

18-10-2005. Mancano solo quattro giorni al via della Coppa del Mondo 2005-2006, anche se la tradizionale prova d’apertura di Duesseldorf è in sostanza un antipasto, considerando che passerà un altro mesetto prima del prossimo appuntamento, fissato il 19 novembre a Beitostolen, in Norvegia. Proprio per questo motivo molti big rinunceranno alla trasferta tedesca; inutile rompere il ritmo della preparazione per una gara isolata, oltretutto nell’anno olimpico. Gabriella Paruzzi, però, ci sarà: la campionessa di Camporosso, infatti, è affezionata a questa gara, se non altro perché negli ultimi tre anni è sempre salita sul podio, vincendo nel 2003, giungendo seconda nel 2002 e terza nel 2004.

"Spero solo di non effettuare un viaggio così lungo e poi non qualificarmi- dice Gabriella-. In ogni caso ci proverò, come sempre, ma non ci saranno drammi se le cose dovessero andare male".

Soddisfatta della preparazione estiva?

"Sicuramente. Abbiamo mantenuto la qualità del lavoro, aumentando però le ore riservate alla fase anaerobica. La base, quindi, è maggiore rispetto agli ultimi due-tra anni, con l’obiettivo di entrare in forma un pochino più tardi ma con la possibilità di conservarla poi più a lungo".

Almeno fino a febbraio, vero?

"Ovviamente le Olimpiadi sono l’obiettivo principale della stagione, anche se vorrei andare bene almeno da dicembre, perché mi piace star bene sin dall’inizio, senza essere costretta ad andare cercare la condizione a fine stagione, com’è accaduto l’anno scorso. E poi ottenere buoni risultati in Coppa del Mondo sarebbe fondamentale soprattutto per il morale, perché non è facile reagire dopo cattivi risultati".

Fra l’altro il calendario è a ritmo serrato.

"Ci sono tantissime gare molto vicine, proprio a seguito dell’appuntamento di Torino. Significa che se non vai forte per un mesetto, ti giochi almeno sei-sette prove. Per capirci, a fine stagione ci saranno a Falun quattro appuntamenti in una settimana".

Quasi quattro anni fa arrivò il trionfo nella 30 km tc di Salt Lake City. L’obiettivo per il 2006?

"La gara che preferisco è il Doppio Inseguimento, quella dove bisogna andare forte in entrambe le tecniche e che di conseguenza premia le fondiste più complete. Mi piacerebbe anche la 30 km tl, ma la partenza in linea non si addice alle mie caratteristiche, perché preferisco tenere il mio ritmo, non seguire quello imposto dalle altre".

Gareggerai a Pragelato, dove due anni fa fu sancito il tuo trionfo nella Coppa del Mondo. A parte gli splendidi ricordi, ti piace la pista?

"Il tracciato è bello e durissimo, anche se non mi piace molto la parte della tecnica classica perché ha lunghi tratti in piano che sfavoriscono chi non è forte di braccia. Mi spaventa comunque di più l’altitudine: fatico molto quando si gareggia sopra i 1500 metri e perciò dovrò preparami intorno a quota 1800, non certo ai 700 metri di Tarvisio".

Sarà un vantaggio partire priva del peso della Coppa conquistata l’anno precedente?

"Certamente, ma non perché mi sentivo responsabilizzata, quanto perché quel trofeo mi era costato tanto in termini fisici e mentali. Così entravo in piste con le aspettative del 2003-2004, ma la testa e il fisico non rispondevano. Ora sono molto più serena".

L’anno passato ci furono molti problemi con lo staff tecnico, dt Albarello in testa. Ora la situazione si è ricomposta?

"Sì, perché i due team, maschile e femminile, sono divisi e siamo tutti sereni e contenti. Speriamo continui così".

Ti aspettavi la rinuncia della Belmondo?

"Sin dall’inizio avevo capito che non ce l’avrebbe fatta. Si vedeva che lo sci non era più il suo unico pensiero. Anche lei ha capito che il suo ritardo sarebbe stato difficilmente colmabile ed ha preferito dedicarsi alla famiglia, decisione assolutamente comprensibile".

di Bruno Tavosanis, dal Gazzettino