20/6- ALPINO: squadre di Comitato, domande e risposte

20-6-2005. Pubblichiamo l’e-mail pervenuta al nostro indirizzo info@fisifvg.org e la risposta di Gigi Porracin.

Ringrazio per aver pubblicato il programma delle squadre di Comitato 2005-2006, che ha dato la possibilità a tutti di conoscere alcune scelte della federazione. Auguro un buon lavoro ai tecnici ed agli atleti e mi complimento per la scelta decisamente “coraggiosa” di ampliare la base dei ragazzi scelti a rappresentare il “top” sciistico regionale. Nel leggere comunque le varie fasi del programma mi sono venute in mente delle riflessioni e delle domande che vorrei sottoporre ai responsabili regionali della categoria. Alla federazione è noto che esistono delle realtà a livello provinciale (da quel che si legge sul sito in tutte le province) che sono state intensamente volute e che hanno raggiunto l’obiettivo di allargare notevolmente il numero degli iscritti e “praticanti” nelle categorie aspiranti e juniores. Molti di questi atleti lavorano in modo veramente serio ed in questi anni hanno dimostrato sul campo il loro valore abbassando costantemente i punti FIS e partecipando assiduamente anche alle gare FISI e conquistando i podi del Trofeo FRIULADRIA. Chiedo quindi quale sarà il metro di valutazione di questi ragazzi pe quanto riguarda la stagione agonistica entrante, in particolare per la partecipazione a test, gare FIS Jr e FIS (fuori regione che, come noto, talvolta permettono di abbassare notevolmente i punteggi consentendo quindi di partire nelle gare successive con pettorali migliori). Volevo inoltre chiedere, vista la scelta di “osservare” solo i ragazzi del 1990, se per quelli del 1989 (e quindi ancora aspiranti) è già stata fatta qualche valutazione e sono pertanto esclusi da qualsiasi possibilità di entrare in futuro nella squadra di Comitato regionale.
Suggerirei quindi di inserire sul sito , con la “trasparenza” alla quale Porracin ci ha abituato lo scorso anno (Grazie! utilissima ad eliminare inutili polemiche velenose), i criteri che la federazione intende seguire per la categoria giovani.
Nel ringraziare per il tempo dedicato alla lettura di questa mia nota , vi saluto ed…..attendo fiduciosa.

Leda Bonifacio

In riferimento alla e mail pervenuta dalla Signora Leda Bonificio, sono a
ringraziare per aver espresso parere positivo sul nuovo corso del nostro
Comitato ed in particolar modo dello sci alpino. Personalmente sono un convinto sostenitore che la nostra regione così variegata di gente, aree e abitudini si orienti su una diversa organizzazione territoriale che permetta ai nostri Giovani di continuare a sciare senza trascurare l’istruzione scolastica.
Fino ad ieri l’unica possibilità per un nostro Giovane di continuare lo sci
ad alto livello era quello di trasferirsi in montagna e più precisamente a
Tarvisio, prima allo Sci Cai Monte Lussari (non cito esempi) e da alcuni anni la meta
è il Liceo Sportivo.

Trieste, prima fra tutte, città gestita da gente appassionata e capace, è
riuscita a sottrarsi a questo gioco-forza.

A Trieste, per opera di Giovanni Boschian (e alcuni suoi amici) è nato il
primo esempio di quello che dovrebbe fare ogni provincia, ovvero una squadra
provinciale di Giovani.

Sull’esempio di tanto buon senso e capacità è nata una squadra simile anche
a Pordenone (ski pool – Sci Club Pordenone) ed una nuova sta nascendo in
Carnia.

Ora tali realtà dovranno organizzarsi al più presto per dare anche un
servizio di qualità, con squadre differenziate, con programmi personalizzati
e puntare in alto sempre al servizio dei nostri ragazzi.
Alcuni di loro si allenano per diventare maestri di sci, altri puntano al
podio.

Se esistono i presupposti tecnici, motivazionali ed organizzativi, se si
creeranno i presupposti di un dialogo con le istituzioni scolastiche della
città, non ci sarà bisogno che un ragazzo “acerbo” si trasferisca in
montagna, abbandonando l’ambiente famigliare, gli amici e le sue
abitudini… (annessi e commessi).

Presidenti, dirigenti, politici e allenatori dovranno svolgere sinergiche
funzioni: lavoro di qualità – dialogo con la scuola – ricerca di sponsor per abbassare i costi – puntare molto sulla forma fisica (preparazione atletica).

Per il momento, mi sembra di non offendere nessuno se dico che, questi
quattro presupposti non ci sono.
Mi assumo la responsabilità di quanto dico.

E’ vero che molti ragazzi della pianura hanno abbassato il punteggo, ma
nonostante ciò, pur allargando le squadre, sono ancora un staccati da quelli
che si allenano in montagna e che quindi si meritano il posto in squadra.

Ancora una volta vorrei sottolineare, che oramai, in un mondo globalizzato
come il nostro, per i Giovani che mirano a distinguersi in Comitato, i punti
Fisi non hanno alcun valore.

Questo non vuol dire che non si deve correre alle gare Fisi, ma lo spirito è
completamente diverso.
Le gare Fisi si fanno per misurarsi, per allenarsi, per divertirsi, per
provare la pista, per la sfida con il compagno, per il blasone del club.

Le gare Fis si fanno per puntare in alto.

In molte regioni, e succederà anche qui, le gare Fisi per i Giovani sono
diventate una grande festa e per lo più hanno carattere promozionale. Non a
caso sono invase dai Seniores e ancor più dai Master. Le gare Fisi sono a
una manches, la difficoltà è minima, il contesto è giocoso perchè non esiste
contingente di partecipazione. Vince il club, l’aggregazione non il singolo.

Per questo motivo è nato il circuito Fis Jr che da quest’anno è concordato
con il vicino Veneto in modo di far correre i nostri ogni week end o in
Friuli o in Veneto… Promotur permettendo!!! Anche questa è rivoluzione!!


Per quanto riguarda gli 89, la squadra Aspiranti Maschi, così come studiata, vede inseriti come 1989 Gusso Edoardo e Madaschi Luca (meno di 80 punti Fis)
Nelle Femmine Francesca Fontana, Chiara Codeluppi, Martina Gaspari, Alice Appierto (meno di 105 punti Fis).
La scelta, fatta dalla commissione ha valutato che questi sono i ragazzi che
lo scorso anno si sono contraddistinti nelle gare Fis e quindi meritevoli
di far parte della squadra, ma come spesso accade, e ne sarei contento, mi
piacerebbe essere smentito e sarei veramente felice di veder sbocciare
“promesse” che noi non abbiamo preso in considerazione.
Se ciò accadesse ne sarei veramente felice, perchè io sono un convinto
sostenitore che fino a 18 anni (e anche dopo) un maschio ha possibilità di
esprimersi. Per le donne la fase del risultato è più precoce.
E’ sempre difficile valutare le potenzialità di un atleta, soprattutto in
una fase di età in cui la maturazione psico-fisica può stravolgere da un
anno all’altro un individuo. Ma questo è il nostro compito.

Compito che deve sempre essere supportato da esigenze di budget ed è per
questo che chiediamo l’aiuto dei comitati provinciali, del Liceo sportivo,
degli allenatori e soprattutto delle famiglie.

Nelle nuemrose ore che dedico (dedichiamo) al Comitato faremo anche cose non
gradite (sempre comunque in buona fede e trasparenti), ma mi piacerebbe
essere ricordato per aver fatto e non per non aver fatto qualcosa a favore
dei giovani.
Il messaggio finale, e poi chiudo, è il seguente:
non esistono (fin tanto che ci sarò io e la mia squadra) figli e figliastri,
scarpe vecchie e scarpe nuove. Lo sci alpino valuta i risultati e nessuno
deve sentirsi escluso. Il posto fisso non esiste! Chi se lo merita entra,
chi non se lo merita esce, con tutte le valutazioni del caso. Mi farebbe
cos gradita che questo messaggio fosse portato a conoscenza degli atleti.
Sportivamente
.

Gigi Porracin

coordinatore settore sci alpino Comitato Fisi Fvg