Sabato 1 gennaio 2005 la “Fiaccolata del Monte Lussari”

30-12-2004. Ritorna sabato 1 gennaio 2005 il tradizionale appuntamento con la “Fiaccolata del Monte Lussari“, organizzata dall’Unione Sportiva Camporosso.

Ripercorriamo la storia di questa manifestazione.

Correva l’anno 1973, una domenica pomeriggio verso gli ultimi giorni di dicembre, quando un gruppo di giovani di Camporosso in Valcanale, trovatisi per caso presso la Locanda di Autischer (Al Rododendro) sul Monte Lussari al termine di una giornata trascorsa sugli sci sulla pista Artico Di Prampero, decisero di dare vita ad un iniziativa intrepida e che fosse senza uguali per le nostre zone. La discussione fu accesa e sostenuta ma, quando l’idea di creare una fiaccolata che il giorno del 1 gennaio 1974 dal Monte Lussari scendesse fino al paese di Camporosso fu lanciata, tutti i ragazzi si trovarono d’accordo. Il gruppo di ragazzi, che già faceva parte del Consiglio direttivo della U.S. Camporosso, decise così di darsi da fare per l’organizzazione e per reperire tutto quanto necessario allo svolgimento della fiaccolata. Il Signor Nagelschmied Adolfo, il Signor Cortiula Paolo ed il Signor Kravina Marco, oggi tutti felici padri di famiglia, si ricordano ancora di come costruirono le prime fiaccole e degli esperimenti fatti per farle durare per tutto il tragitto (ovvero ca. 45 minuti). Naturalmente, veniva portata avanti in contemporanea un’opera di spionaggio nei confronti dei maestri di sci della scuola di Tarvisio i quali già da alcuni anni organizzavano una fiaccolata sui campi Duca D’Aosta. Il gruppo organizzò addirittura delle prove lungo la pista, che non era quella di oggi, per essere certo che, il giorno 1 gennaio funzionasse tutto a dovere. I camporossiani ed i turisti presenti all’epoca dovevano restare sbalorditi. Tutti questi impegni comuni portarono questi giovani amici a trascorrere delle giornate certamente impegnative ma sicuramente ricche di occasioni per festeggiare in compagnia. Quando arrivò il gran giorno alle ore 17,30, si ritrovarono ca. 22 camporossiani in cima al Monte Lussari (oggi si arriva ad 80), la maggior parte dei quali giovani o giovanissimi, accompagnati però anche da alcuni “matusa” che, ci tenevano a dimostrare di non essere da meno dei loro figli o nipoti. Grazie a questa intesa, la prima fiaccolata del Monte Santo del Lussari riuscì alla perfezione, suscitando da subito l’entusiasmo dei (all’epoca) pochi spettatori presenti. Il gruppo di amici riunito sotto la bandiera dell’U.S. Camporosso, gratificato dal successo ottenuto, decise così di ripetere l’iniziativa negli anni a venire, cosicchè anche quest’anno il giorno 1 gennaio attendiamo l’arrivo a Valle degli eredi spirituali di quegli intrepidi sciatori. Esistono svariati aneddoti a riguardo della fiaccolata, come ad esempio quello riguardante la squadra di soccorso che, viene istituita a dall’organizzazione ai fini di garantire la sicurezza dei partecipanti. Occorre infatti precisare, che lo sforzo fisico di ogni singolo partecipante è veramente notevole, specialmente se le condizioni della pista non sono al meglio a causa di nevicate eccessive o al contrario per scarsità di innevamento. La pista stessa, che porta il nome di un Eroe di guerra “Artico Di Prampero” e fu tenuta a battesimo nel 1941 ed inaugurata come pista da discesa libera dal grande Zeno Colò, che vinse la prima gara con un tempo di 5’e 08”, non è certamente come si dice in gergo sciistico un’autostrada. Anche se a partire dal 1960, dopo la costruzione della prima funivia, la pista fu allargata e sistemata ed il nuovo record appartiene al Signor Marco Pufitsch di Camporosso con 2’59”8, rimane pur sempre una pista classificata come nera (massima difficoltà) con i sui 1.000 ml di dislivello ed i 4.500 ml di lunghezza. Tornando alla squadra di soccorso, che per fortuna non ha mai operto per incidenti veramente gravi, visti i presupposti dati dalle difficoltà della pista, ha dovuto intervenire in molte occasioni per aiutare dei partecipanti che non si aspettavano problematiche così elevate. Chi ha dovuto essere riaccompagnato sul Monte Lussari ai rifugi per pernottare a cusa della paura per la scarsa visibilità, chi ha dovuto essere accompagnato a Valle con il Taboga (slitta-lettino) per lussazioni alle caviglie, chi ha rotto gli sci, chi ha perso gli occhiali, chi non riusciva a portare il peso delle fiaccole (ca. 4,5 kg l’una) e chi, a causa delle libaggioni troppo intensive (gli osti del Monte Lussari offrono sempre da bere a tutti i partecipanti) ha avuto dei crampi allo stomaco che ne hanno compromesso la tenuta fisica. L’esperienza della partecipazione alla fiaccolata è raccontata da tutti coloro che l’hanno fatta comunque come bellissima ed intensissima. Ognuno, conscio dello sforzo fisico che lo attendeva per ridiscendere, magari dopo essere salito sul Monte Lussari a piedi con sci e fiaccole in spalla (negli anni precedenti alla costruzione della cabinovia), si ricorda i momenti trascorsi nell’attesa di partire sia nel piccolo Borgo del Lussari, che ai bordi della pista prima di accendere le fiaccole, con infinito piacere. Nelle occasioni in cui la fiaccolata si è svolta con cielo sereno, le temperature al Monte Lussari sono ovviamente state anche vicine ai – 25°C ed in queste occasioni la vista sulle montagne dell’Austria e della Slovenia diventava, sempre secondo i racconti dei partecipanti, un qualcosa di magico. Ci sono state delle occasioni nelle quali, senza accordo preventivo alcuno, dalla cima della Gerlizer Alpe in Austria si sono accese delle luci di fiaccole non appena le fiaccole dei camporossiani hanno iniziato a bruciare sul Monte Lussari. Una volta partiti con le fiaccole accese lungo la ripidissima pista Artico Di Prampero, nei partecipanti la concentrazione prende il sopravvento su tutte le altre sensazioni. E’ molto importante infatti che tutti rispettino il ruolo loro assegnato dall’organizzazione perchè la pista è visibile praticamente per tutta la sua lunghezza, da vari punti dell’abitato di Camporosso. Nell’anno 1978 l’allora unica radio privata della Valle, ovvero Radio Valcanale, ha trasmesso in diretta tutta la fiaccolata, fornendo dati tecnici sulle evoluzioni dei partecipanti agli spettatori che ascoltavano i commenti del radiocronista riuniti vicino al passaggio a livello ferroviario in Via Valcanale. L’organizzazione della fiaccolata del Monte Lussari, pur rimanendo un’opera realizzata esclusivamente grazie al volontariato dei soci dell’U.S. Camporosso ed agli aiuti economici che si riescono di volta in volta ottenere, è cresciuta negli anni ed oggi non concede più nulla all’improvvisazione. Negli ultimi anni , visto il notevolissimo afflusso di spettatori, sono state aggiunte delle manifestazioni di contorno che riguardano per esempio i bambini del gruppo sportivo della Società che in questo modo possono partecipare attivamente alla vita del paese di Camporosso. Altre manifestazioni riguardano le dimostrazioni della scuola di sci di fondo, dei cani da slitta, dei cavalli del Signor Piussi e del Gruppo suonatori di Corno della Valcanale. L’organizzazione tiene a ribadire, che un’opera così grande basata esclusivamente sul volontariato è realizzabile solamente in comunità unite e tradizionalmente intraprendenti come quella di Camporosso in Valcanale. Camporosso in Valcanale, in tedesco Saifnitz ed in sloveno Zabnice è un paesino posto in Comune di Tarvisio, ad un quota sul livello del mare pari a ml 810, ed avente attualmente ca. 1.000 abitanti. Fino al 1926 è stato Comune indipendente con la sua regolare amministrazione comunale: Gli abitanti perciò ancora oggi sentono molto radicate in loro lo spirito d’unione dato dalle tradizioni passate. Esistono infatti un Corpo dei Pompieri Volontari, sempre pronto a dare mutuo soccorso al prossimo ma anche ad intervenire in manifestazioni come questa per regolare il flusso del traffico, un Consorzio agrario Vicinale, per la gestione del patrimonio agro silvo pastorale della comunità, un Consorzio per l’acqua potabile, per la distribuzione di un bene importante come l’acqua, svariati gruppi bandistici e cori e naturalmente l’U.S. Camporosso, che funge in pratica oltre che da Società Sportiva, da vera e propria sostenitrice di molteplici attività culturali e tradizionali come la Sagra patronale e la festa di San Nicolò.


Questo il ricco programma della giornata: dalle ore 14 apertura chioschi e bancarelle del tradizionale mercatino lungo le vie del paese, con prodotti tipici e musica.
Alle 14.30 dimostrazione di sleddog della scuola internazionale Musher di Fusine-Tarvisio, con l’istruttrice Monica D’Eliso Khathikian e i suoi alaskan husky.
Dalle 15 giro in slitta trainata da cavalli e alle 16 minifiaccolata dei bambini dei gruppi sportivi lungo via Valcanale.
Alle 17 esibizione dei maestri di sci della Scuola di sci di fondo Valcanale e finalmente, alle 17.30, la partenza della spettacolare fiaccolata del Monte Lussari, segnalata da fuochi d’artificio.
Al termine, presso il campo sportivo parrocchiale, canti e musiche attorno al fuoco, poi la festa continuerà sotto il tendone.

Da ricordare, infine, che dalle 13 alle 20 è prevista la chiusura completa al traffico automobilistico di Camporosso.


(nella foto un momento della Fiaccolata 2004 tratto da www.tarvisiano.org)