29-11-2004. Fervono i preparativi per la discesa sulla neve più pazza che ci sia; i prossimi 11, 12 e 13 marzo 2005, sulle nevi dello Zoncolan si affronteranno circa 100 equipaggi nella quarta edizione del Crazybob, competizione ironica dove mezzi di trasporto tra i più disparati, alterati dai concorrenti, privi di ruote e atti allo scivolamento scenderanno il tracciato di gara predisposto nel minor tempo possibile e nel miglior modo possibile.
L’idea nacque nel 2000 da un gruppo di amici, amanti della montagna e della neve, nonché operatori turistici della zona, alla ricerca di spazi aggregativi dove poter accomunare i propri hobby. Tutto ciò si concretizzò con la prima Tilly’Cup nello stesso anno e successivamente nel 2001 la prima Crazybob, raggiungendo un traguardo insperato a marzo di quest’anno con la terza edizione.
Edizione 2004 che ha visto – il 12 e 13 marzo scorsi – la partecipazione di 47 equipaggi, 150 atleti ed una cornice di pubblico di oltre 5000 persone, presenti sui tracciati e nell’area della gara, la storia si ripete crescendo ancor di più.
Gli organizzatori dichiarano che il bacino di interesse per il prossimo anno raggiungerà anche le regioni oltre confine di Austria e Slovenia, grazie ad una campagna di promozione che tra i principali obbiettivi si pone la valorizzazione del comprensorio montano della Carnia e la creazione di un’ evento che richiami e faccia incontrare giovani di spirito e sportivi.
Questa quarta edizione, si articolerà su tre giorni, accostando al momento della gara vera e propria, una serie di eventi collaterali che spazieranno dai party musicali alle mongolfiere, al parapendio.
Supportati da numerosi sponsor, sia locali che nazionali, dagli enti e consorzi della zona, e dall’apertura di un portale web -www.crazybob.it-, il comitato promotore cercherà di imporre la manifestazione come grande competizione di fine inverno a livello nazionale ed internazionale. Obbiettivi non certo semplici ma stimolanti che sicuramente andranno a vantaggio del territorio e del suo turismo.
di David Zanirato, dal Gazzettino