SCI ALPINISMO- Tre tarvisiani alla Patrouille des Glaciers

15-5-2005. «Arrivi ad un punto in cui vai davvero avanti con la sola forza della volontà, ma non importa. L’unica cosa che conta veramente è arrivare al traguardo, ovviamente senza prendere rischi inutili. Ma se non hai una grande motivazione personale non ce la fai, anche perché nessuno, nemmeno chi vince, arriva fresco».
Paolo Spaliviero racconta così l’esperienza che, insieme a Maurizio Oballa e Alberto Piccinini, ha vissuto partecipando alla ““, un’estenuante gara di sci alpinismo a cadenza biennale organizzata, tra il 23 e il 24 aprile scorso, dall’Esercito svizzero.
Partenza da Zermatt e arrivo a Verbier, 53 chilometri di lunghezza, 3900 metri di dislivello in salita e 4000 metri in discesa: una prova massacrante, che fa toccare alle “pattuglie”, i 3724 metri della Tête Blanche.
«Ci avevamo provato già nel 2002 – spiega Spaliviero – ma a causa delle condizioni meteo pessime, tutti i concorrenti (in quell’edizione, al posto di Piccinini, aveva partecipato Alessandro Piccoli ndr) erano stati costretti a tornare indietro. Bufere di neve e i 25° sotto zero rendevano impossibile continuare».
Ma arrivare alla fine, attraversare di corsa il paese di Verbier, era un sogno che era rimasto nella loro testa.
«Mentre Alessandro era sul Canin per la sci alpinistica, noi abbiamo riprovato e questa volta è andato tutto bene».
Condizioni meteo ottime, cielo sempre sereno, un tifo infernale soprattutto nei punti più critici del percorso e una straordinaria volontà di arrivare al traguardo hanno condotto i tre fin sotto lo striscione dei 53 chilometri.
«Dobbiamo ringraziare anche Ilija Pejic che ci ha sostenuto e ci ha fatto da spalla in questa impresa che rimarrà una delle più belle esperienze personali mai vissute».
Si, perché il percorso – che si snoda attraverso l’alta via che conduce da Chamonix a Zermatt – viene percorso, solitamente, in circa una settimana.
«Il tempo limite per arrivare al traguardo – racconta Spaliviero – è di diciotto ore e mezza. Chi si iscrive è molto preparato anche perché altrimenti è impossibile terminare. Purtroppo, però, ci sono sempre inconvenienti e molte pattuglie sono costrette al ritiro».
Al farmacista, al programmatore e al notaio non interessava molto la classifica perché «partecipare a quelle gare e vivere quelle emozioni è già una vittoria» ma i tre tarvisiani si sono comportati egregiamente: unica pattuglia friulana a prendere il via, hanno concluso in 11 ore e 18 minuti.
Un risultato di tutto rispetto che li ha portati al 24° posto della loro categoria e al 106° in classifica assoluta sulle 277 squadre giunte al termine.

di Tiziano Gualtieri, dal Gazzettino