ALPINO- Obiettivo squadra nazionale per Lucia Mazzotti

23-4-2004. Alle spalle della capofila Alessia Pittin, lo sci alpino regionale propone una ragazza romagnola, ma ormai friulana d’adozione.
Si tratta di Lucia Mazzotti , diciannove anni, da tre residente a Tarvisio:
«Scelta logica, visto che ho deciso di iscrivermi al liceo degli sport invernali “Bachmann“- spiega- In precedenza avevo vissuto sette anni a Sappada, seguendo i miei genitori, entrambi insegnanti. Nell’ultimo trascolo, però, sono stati loro a seguire me».
L’anno passato Lucia andò vicino, stando ai si dice, alla convocazione nella Nazionale “C” e anche in questo periodo le voci sono tornate a circolare:
«Inutile nascondere che ci spero- dice l’esponente dello Sci Club Pordenone– Attualmente sono la sesta fra le Giovani non inserite in squadra e, considerando che alcune ragazze passeranno di categoria e altre usciranno, si libererà qualche posto. Comunque non posso far altro che aspettare e sperare. A maggio dovrei saperne di più».

E se il sogno non si avverasse?
«Mi viene da rispondere che mollerei tutto, perché in questi anni ho fatto tanti sacrifici, e lo stesso dicasi per la mia famiglia. Non so se potrei avere ancora la stessa voglia e volontà di continuare- confessa- Comunque c’è tempo per prendere decisioni di questo tipo, anche se devo pensare al futuro. Cosa vorrei fare? Mi piacerebbe entrare nella polizia scientifica».

Sacrifici, dice la Mazzotti: ed in effetti l’ultima stagione non è stata facile da questo punto di vista:
«Il 19 agosto, allenandomi sugli ostacoli, sono caduta e questo incidente, che all’apparenza sembrava banale, mi ha fatto perdere più di tre mesi- ricorda- Ho avuto seri problemi a legamenti e ossa della caviglia sinistra e per un lungo periodo sono andata tre volte alla settimana in una clinica specializzata di Cortina. Alla fine ho recuperato, ma in pratica ho perso la parte fondamentale della preparazione stagionale».

I primi buoni risultati sono arrivati a gennaio, soprattutto in gigante e slalom:
«Ma a me piace tanto la discesa- dice- Il più bel ricordo stagionale, infatti, è riferito alla discesa Fis di Sarentino. Il risultato non è stato clamoroso, quinta Giovani e dodicesima Assoluta, ma mi sono divertita da morire».

di Bruno Tavosanis, dal Gazzettino