Tutto pronto per l’esordio dei “vigili della neve”

8-4-2004. Li vedremo presto sulle piste innevate del
Friuli Venezia Giulia, intenti a garantire la sicurezza di
sciatori e snowboarders che, da Tarvisio a Piancavallo, ovvero
sull’intero arco alpino regionale, potranno contare su un
monitoraggio attento, competente e qualificato.

Eccoli qua, quasi pronti all’esordio, gli operatori per la
prevenzione, soccorso e sicurezza sulle piste di sci, figure
professionali iscritte allo speciale Albo come previsto dalla
legge regionale 2/2002.

I “vigili della neve” saranno riconoscibili dalla divisa con
tanto di stemma e distintivo con la qualifica e dal tesserino di
riconoscimento.

Ma non sarà affatto uno scherzo diventare operatore per le
prevenzione, il soccorso e la sicurezza in pista. Il regolamento
– approvato oggi dalla Giunta regionale su proposta
dell’assessore al Turismo, Enrico Bertossi – prevede infatti
corsi di abilitazione professionale, in linea di massima
biennali, della durata minima di 56 ore per coordinatore di
stazione, di 80 ore (di cui almeno 10 di attività notturna) per
pattugliatore e di ben 120 (10 di notte) per soccorritore.

Non verrà poi trascurato l’aggiornamento, con corsi teorici e
pratici specifici di almeno 16 ore.

Gli aspiranti “vigili della neve” si cimenteranno con materie di
ogni tipo, variabili a seconda della figura professionale, oltre
a dover superare una fondamentale prova pratica di sci.

Per il soccorritore, ad esempio, il piano di studio è incentrato
sul pronto soccorso, che include anatomia, fisiologia,
traumatologia, rianimazione e nozioni sulle patologia da ambiente
montano, ma anche sugli aspetti legali e normativi del soccorso,
sulle tecniche di soccorso e di trasporto infortunati, su
nivologia e valanghe, su aspetti teorici e tecniche relative alla
ricerca di dispersi e di travolti da valanga. E ancora su
meteorologia, gestione delle piste di sci, telecomunicazioni,
topografia e cartografia.


Più o meno analoghe le conoscenze che verranno impartite al
pattugliatore, mentre per il coordinatore di stazione è prevista
una formazione più rivolta all’organizzazione, dalla
progettazione di stazioni turistiche invernali alla
predisposizione-gestione di piani di intervento ed al relativo
personale da impiegare.


La domanda per l’ammissione ai corsi dovrà essere presentata alla
direzione centrale delle Attività produttive.