SNOWBOARD- Corinna Boccacini non ha fretta di ricominciare

5-4-2004. “Almeno fino al prossimo settembre la tavola non la voglio nemmeno vedere”.

Sono passati quasi due mesi e mezzo dal 20 gennaio e da quel giorno Corinna Boccacini, la più giovane azzurra dello snowboard, non si è più allenata. Troppo fresco il pensiero di quei momenti di autentica paura vissuti nelle ore successive ad una caduta sullo Zoncolan:
“Mi sono inchiodata di punta, sono volata via e ricadendo ho preso una gran botta sul fianco- ricorda la diciannovenne udinese- Mi sono rialzata subito ma, nonostante mi sentissi un po’ strana, sono rientrata tranquillamente a casa. Qui, però, sono cominciati i problemi: ho fatto appena in tempo a telefonare a mio padre e sono svenuta per il dolore”.

Il resto è noto: in Ospedale l’ecografia ha evidenziato un ematoma interno, con conseguente urgentissimo intervento chirurgico per l’asportazione della milza.
“Sono rimasta in ospedale sette giorni- spiega- Poi ho trascorso un’altra settimana a casa prima di poter finalmente far ritorno a scuola”.

In questo periodo, comunque, la Boccacini non è rimasta sola:
“Mi hanno chiamato in tanti, a partire dai tecnici e dai colleghi dello snowboard- conferma- Il coordinatore generale della disciplina, Gianmarco Peri, mi ha detto di stare tranquilla, perchè nella prossima stagione il posto in squadra non me lo toglierà nessuno”.

Una bella dimostrazione di fiducia, quindi, ma quanto accaduto non può non aver lasciato il segno su una ragazza che, pur avendo già patito infortuni seri quali la rottura del legamento crociato anteriore e del menisco del ginocchio destro, si è presa un bello spavento:
“In effetti al momento il pensiero di ricominciare non mi alletta- confessa- Però la passione è tanta e quindi credo che alla fine mi ributterò nella mischia. E poi questo mondo mi manca troppo: la scorsa settimana sono andata a Livigno per seguire i Campionati Italiani e vedendo le gare ma anche capendo l’affetto che mi circondava, ho praticamente pianto tre giorni di fila. Comunque una decisione definitiva la prenderò entro luglio, perché dovrò anche decidere il mio futuro: vorrei iscrivermi a Scienze Motorie, ma tutto dipenderà dalle prospettive che lo snowboard mi potrà offrire”.


di Bruno Tavosanis, dal Gazzettino