La Polizia di Stato presente per garantire la sicurezza nelle piste

1-4-2004. Fin dal 1956, in concomitanza con le Olimpiadi di Cortina, la Polizia di Stato ha ideato ed istituito il “Servizio di sicurezza e soccorso in montagna” sulle piste di sci, che ha come obiettivi principali il mantenimento dell’ordine e della sicurezza per gli sciatori, proteggendo i loro beni e, in caso di incidenti, prestando la propria attività di soccorso e rilevando eventuali responsabilità.
Sono 51 le località turistiche invernali coinvolte, sia nelle Alpi che negli Appennini, per complessivi 184 dipendenti impiegati giornalmente dagli inizi di dicembre fino al termine delle vacanze pasquali.
Il servizio è attivo anche sul polo di Ravascletto-Zoncolan con una pattuglia formata da quattro elementi: Claudio De Pauli della Questura di Udine, Mirko Franzin del Commissariato di Tolmezzo, Stefano Michelli della Polfer di Tarvisio e Paolo Deotto della Frontiera tarvisiana.
Nella stagione che si sta avviando alla conclusione, gli interventi effettuati sulle piste della località della Val Calda sono stati oltre 130.
Negli ultimi anni l’attività degli agenti ha assunto un ruolo decisamente rilevante nella parte che prevede il rilievo degli incidenti sciistici causati da terzi. La documentazione raccolta attraverso le indagini, assume particolare importanza e valore soprattutto nei casi più gravi, quando cioé diventa determinante per stabilire le responsabilità dell’accaduto. Inoltre un ruolo importante, di ordine e sicurezza pubblica, viene svolto in occasione delle competizioni sciistiche.
Dalla prossima stagione, con l’entrata in vigore della nuova legge di disciplina degli sciatori (sanzioni per chi tiene un comportamento pericoloso in pista o scia in stato di ebbrezza, piste riservata allo snowboard, uso del casco per i minori di 14 anni, eccetera), lo scopo delle pattuglie sarà soprattutto incentrato sul rispetto di queste nuove regole.

(nella foto la pattuglia in servizio sullo Zoncolan)