FONDO- Fontana: “Tante nostre giovani possono seguire le orme di Gabri”

14-3-2004. La gioia e la certezza che fosse fatta sono arrivate attorno alle 11. I tanti tifosi di Gabriella che si sono ritrovati ieri per seguire la decisiva 15 km tl di Pragelato, con in testa il suocero della Paruzzi, Gino Baron, hanno potuto così dare avvio alla festa. C’era un palpabile senso di attesa, con la convinzione comunque che Gabri avrebbe aggiunto un’altra impresa alla sua straordinaria parabola sportiva. Così è stato.

Il tempo di imprecare contro la “solita” Rai, che ha mostrato la gara in ritardo, preferendo (ma perché, poi?) lo sci alpino, e di cambiare canale sintonizzandosi sulla tedesca “Zdf”. Un applauso saluta la partenza di Gabri, poi tutti concentrati e pronti a studiare Marit Bjoergen, la rivale della Paruzzi. Si capisce subito che per la norvegese non è aria (dopo essere tornati sul canale nazionale che intanto aveva cominciato, finalmente, la diretta…), e allora i tifosi cominciano a sbilanciarsi: «Si vede che arranca, ma dove vuole andare…». L’arrivo di Gabriella al traguardo da’ il via alla festa e ai brindisi, e il suocero Gino si lascia sfuggire anche qualche lacrima di gioia. E quando il commentatore chiede a Gabri «Cosa farai domani?», Gino Baron suggerisce «un figlio…». La volontà di diventare nonno, insomma, è tanta.

Passata la tensione per la gara, la festa ha inizio. Arriva anche il presidente della Fisi regionale, Franco Fontana :
«C’è grande soddisfazione per l’impresa e per chi ha visto crescere e diventare “grande” Gabri – commenta – E’ una delle giornate più belle della mia vita, viene premiata un’atleta che è un esempio per tutti. Sono ottimista per il futuro dello sci nostrano, ci sono diverse giovani che potranno ereditare lo scettro della Paruzzi».

Intanto, la festa per la fondista è prevista alle 18 di domani alla canonica di Camporosso, a cura del fan club Gabriella Paruzzi con la collaborazione del Comune di Tarvisio. Sembrerà di tornare indietro di due anni, quando la stessa accoglienza le fu riservata dopo l’oro olimpico di Salt Lake City. Gabriella Paruzzi ci ha regalato un’altra emozione.


di Luciano Patat, dal Gazzettino