FONDO- Paruzzi: “E’ stata dura ma il risultato mi soddisfa”

29-11-2003. Una gara sempre a tirare, sempre a spingere, senza nessuna collega che le desse il cambio, poi, quando l’estone Kristina Smigun ha deciso di cambiare marcia, Gabriella Paruzzi ha inseguito la seconda piazza fino all’ultima collina prima del traguardo.
“E’ stata una prima volta abbastanza dura – dice la Paruzzi -, anche se tutto sommato pensavo peggio. Un po’ tutte avevamo la 10 km nelle gambe e non era possibile mantenere ritmi supersonici. Ho notato che, molte si sono tirate indietro e hanno lasciato che fossi sempre io a tirare. Attorno al decimo chilometro, quando la Smigun ha deciso di partire, nessuno aveva nemmeno tanta forza per starle dietro: allora ho continuato a guidare io, con la mia andatura fino alla fine. Poi, all’ultimo scollinamento sono partite le velociste e sono finita quinta. Comunque, il risultato mi soddisfa. La stagione è lunga e bisogna guardare avanti, a Dobbiaco”.

In alternato la friulana è stata una vera bomba, sempre davanti, e nello skating ha tirato al massimo.
“A due chilometri e mezzo dalla fine – continua la Paruzzi – mi è stato segnalato che la Kuenzel si stava staccando e allora ho dato un tiro molto forte al gruppetto che era con me, riuscendo a lasciarla indietro. Poi, però, sulla discesa lei si è rifatta sotto grazie a due sci bomba”.

Gabriella deve così lasciare il pettorale giallo di leader della classifica assoluta, ma non ci sono rimpianti.
“E’ stata una sensazione bellissima che non so se mi ricapiterà – sorride la Paruzzi -, il rammarico è quello di non averlo potuto indossare per tre giorni come avrei meritato. Ora, è meglio non pensarci più, ragionare gara per gara, altrimenti sarebbe una pressione psicologica insostenibile”.


L’appuntamento è per la 15 km di Dobbiaco, la prossima tappa di Coppa.
“La 15 con partenza in linea mi calza bene – dice Gabriella -, penso possa essere una bella gara. Correre in Italia è sempre particolare, sempre motivante. Il rischio è solo quello di andare troppo su di giri per la spinta a dover fare risultato per forza. Bisogna controllare l’emozione cercare di dare il massimo”.


da www.fisi.org

(foto Newspower/Eos)