FONDO- Marina Piller punta ai Mondiali Juniores di Styrn

20-11-2003. La partecipazione ai Mondiali Juniores 2004, che si svolgeranno a Styrn, in Norvegia, quale primo importante passo per una crescita agonistica per approdare in Coppa del mondo e alle Olimpiadi di Torino 2006: è questo l’obiettivo dichiarato di Marina Piller, uno dei talenti dello sci di fondo femminile targato Friuli Venezia Giulia e già nella nazionale azzurra giovani.
Diciannove anni, compiuti il 17 di questo mese, Marina Piller, sappadina, è un “prodotto” della formidabile scuola dei Camosci fondata da Eliseo Sartor, una scuola che ha plasmato grandi campioni: Silvio Fauner e Pietro Piller Cottrer per tutti.
Nella stagione passata, al primo anno fra le juniores, Marina ha conquistato il titolo tricolore della sprint, gli argenti della 5 km con partenza in linea e della 5 km a inseguimento e il bronzo della 15 km tl.
«E’ stata una stagione appagante che mi ha dato molta fiducia e la convinzione di poter migliorare ancora».

L’appuntamento più importante della stagione per te saranno i Mondiali juniores.

«Sono in cima ai miei pensieri: in Norvegia voglio andarci, anche se ci sarà una bella concorrenza».

Vuoi andarci per salire sul podio?

«Sarebbe il massimo, ma per il momento è meglio lavorare piuttosto che abbandonarsi ai sogni».

Le Olimpiadi sono vicine, un pensierino a Torino 2006 lo fai?

«I Giochi li sento ancora lontani, però mi alleno e lavoro con la convinzione che tutti i sacrifici prima o poi pagheranno anche se mi rendo conto che non sarà facile riuscire a esordire in Coppa del mondo e poi guadagnare la convocazione per le Olimpiadi».

Hai vinto il titolo italiano di categoria nella sprint e sei andata a medaglia anche sulle medie e lunghe distanze. Quale specialità preferisci?

«Le gare sulle distanze classiche, sia a passo alternato che a skating. Delle due tecniche mi piace di più il passo classico anche se i migliori risultati li ho ottenuti in pattinato. Non disdegno le sprint, ma nella gare brevissime conta molto la fortuna».

Hai cambiato club passando al Cs Forestale.

«L’As Camosci resterà sempre il sodalizio del cuore, ma devo preoccuparmi del futuro ed in attesa che si apra il concorso per arruolarmi nella Forestale, mi sono iscritta al Centro sportivo di Auronzo».

Cambierà qualcosa?

«In meglio, sicuramente. Comunque, in nazionale ci segue l’allenatore Alfred Runggaldier e quando sono a casa ho in Nicola Selenati un importante punto di riferimento. A lui devo molto, ma devo anche un ringraziamento alla Cantina Vedove di Valdobbiadene che mi sostiene».

di Giancarlo Martina , dal Messaggero Veneto