Everest Speed Expedition, il diario di Manuela Di Centa (6)

21-5-2003. I giorni trascorsi al Campo Base, sono serviti questa volta non solo per recuperare energie fisiche e mentali, ma anche per impostare una vera e propria strategia per i nostri obiettivi: tentativo di record di Fabio e tentativo di scalata di Manu…

E’ stato bello come prima cosa contare le “forze” a disposizione dell’intero team, che si è felicemente allargato ufficialmente a + 4 membri, i nostri quattro sherpa: Dorgie, Jungbo, Dawa, Nima. Le nostre forze totali: 12 membri.

Caricatissimi dalla riunione fatta tutti assieme nella grande tenda mensa del Campo Base, anche gli sherpa sono entrati mentalmente e si sono fatti carico dei nostri obiettivi e uniti a noi sono pronti per partire il giorno successivo per ultimare il Campo 3 e preparare l’ultimo campo, Campo 3 o piu’ conosciuto come “Colle Sud”!

E’ tempo di ricontrollare e modificare anche i nostri sistemi di comunicazione con tutti i campi, Oskar Silvano e Filippo ci lavorano tutto un pomeriggio, ed i risultati si vedranno…poi, ogni parola verrà captata da ogni campo alto al Campo Base.

Il Campo 2 viene attrezzato con cucina, piccola, e tendina mensa, come se fosse un secondo Campo Base.
Inizia l’ultima fase di acclimatamento e tutto il team si porta sui campi alti, C2 per arrivare, Manu, Dave, Oskar a Campo 3.

Sapevo che questo affascinante Campo 3 fosse lontano, quasi 1000m di dislivello dal Campo 2, ma sembra non arrivare mai. Ci sono volute 7 ore e mezza di fatica, anche con grande aiuto delle braccia, per arrampicarmi sulla parete verticale. Raggiungere la nostra tendina a 7400m, esausta, quasi non ho potuto godermi un incredibile vista, tutto sembrava piccolissimo da lassu’.

Pocchi minuti di riposo nella tendina, il tempo immediatamente e’ cambiato, e Dorgie il mio sherpa inizia a ridiscendere. Sta nevicando ed è freddisssimo. Lo seguo.
Per fortuna il ripido pendio si ridiscende velocemente, un’ora, e arriviamo a Campo 2. Temperatura –19C°.

Il giorno dopo ritorniamo tutti al Campo Base, con la preoccupante sorpresa confermata da tutte le previsione metereologiche americane, danese, francesi ecc… che abbiamo una sola e breve “finestra”, così si chiama, ovvero una possibilità per poter scalare la montagna nei giorni tra il 21-22-23.

Abbiamo poco tempo per recuperare. Nuovo piano strategico: dobbiamo ripartire.

Nel golfo di Bengala, qualcuno ha già avvistato il monsone così fra qualche giorno, ed il Re Everest ritornerà nella sua pace e solitudine naturale del Suo Mondo avvolto in morbide nubi.


Siamo in tenda da alcune ore tutti assieme ad affrontare in brevissimo tempo un nuovo piano d’azione, questa unica possibilità che la Montagna sembra offrirci.


Manuela Di Centa


da www.everestspeedexpedition.com


(nella foto Manuela al Campo3 con alle spalle l’Everest)