7-4-2003. Passato, presente e futuro dello sci regionale di scena ieri al “Kursaal” di Lignano Sabbiadoro in occasione della “Festa dello sci- Premiando i talenti regionali“, promosso dal Comitato Fisi Fvg in collaborazione con Regione, Coni Regionale, Comune di Lignano, Aiat di Lignano e di Marano, Sc Lignano.
Sempre radiosa Gabriella Paruzzi, ricercatissima per autografi ma anche per una semplice stretta di mano. E’ lei il simbolo sportivo del Friuli Venezia Giulia e il ruolo le piace, vista la grande disponibilità confermata anche in quest’occasione.
Tanti applausi anche per Giorgio Di Centa, protagonista di un momento particolare: è stato lui a premiare il nipote Patrick mentre il fratello Andrea, coordinatore del fondo regionale, ricordava sul palco i risultati del figlio. In platea l’orgoglioso nonno Tano.
Sorridente e rilassato René Cattarinussi, autore di una buona stagione, mentre Robi Cecon non perdeva di vista il figlioletto Federico e Alessia Pittin si concedeva una giornata in famiglia assieme ai genitori e al fratello Thomas, che non ha scelto lo sci alpino ma il salto.
A proposito di saltatori, i lussarini si sono presentati compatti con la divisa dell’Italia. Del resto sono tutti inseriti nelle squadre nazionali, a partire da Chiapolino, Beltrame e Michielli, presenti ai Mondiali della Val di Fiemme.
La “stellina” Silvia Rupil è stata accompagnata da papà Giancarlo, allenatore della giovane Paruzzi ed ora pronto a riprovarci con la più che promettente figlia. C’è anche la mamma, quasi una sorella maggiore.
Si nota anche Corinna Boccacini, la migliore giovane italiana nel gigante parallelo dello snowboard. Sul palco salgono anche alcuni protagonisti della stagione nelle categorie Ragazzi: per Matteo Veritti, Sara Petozzi e Jessica Piussi (nella foto) una targa offerta dal Comune di Lignano e lo stesso dicasi per la fondista Ilenia Casali e per Lucia Mazzotti, la migliore in regione nello sci alpino dopo la Pittin.
Per tutti loro l’emozione di ricevere un premio dai propri idoli, nella speranza di essere un giorno al loro posto.