Emanuele Buzzi meraviglioso sesto a Wengen, poi s’infortuna cadendo dopo il traguardo

Una gara meravogliosa e poi una caduta subito dopo aver tagliato il traguardo.

Emanuele Buzzi si è piazzato al sesto posto nella classicissima discesa di Coppa del Mondo di Wengen, in Svizzera, suo miglior risultato in carriera al termine di una prova tutta in rimonta.

Lele ha chiuso a 8 decimi dal vincitore, l’austriaco Krieckmayr, primo degli italiani. Poi è caduto dopo lo striscione d’arrivo e si è infilato con le gambe sotto i teloni, un impatto che gli ha causato un problema al ginocchio destro, ancora da valutare (nella foto Pentaphoto l’intervento dei soccorritori). La gara è stata fermata per circa un quarto d’ora per effettuare i soccorsi, con Buzzi che è stato caricato su una barella, poi portato all’esterno del parterre e quindi condotto in elicottero all’ospedale di Interlaken per gli accertamenti del caso. E’ stato sottoposto ad una tac e ad una radiografia, che hanno evidenziato la frattura del piatto tibiale della gamba destra, la stessa che si infortunò nelle finali di Are dello scorso anno, anche se in quell’occasione si trattò di un edema osseo. Nei prossimi giorni Emanuele verrà sottoposto ad operazione chirurgica e sottoposto ad ulteriori accertamenti per verificare la stabilità dei legamenti. Il rientro in Italia è previsto in serata.

“Ho tagliato il traguardo che ero molto stanco e quando ho provato a frenare sono caduto sulla neve – racconta Buzzi –. Mi sono ritrovato contro il materasso con la gamba in ipertensione e l’infortunio è dovuto a questo. Peccato, perché ero riuscito finalmente a mettere insieme tutto i pezzi del puzzle per ottenere un bel piazzamento”.

Resta la straordinaria prova di Lele, che conferma di trovarsi alla grande sulle piste più classiche del circuito: i migliori risultati in carriera li ha ottenuti infatti nell’ordine a Wengen, Garmisch Partenkirchen e Kitzbuehel.

Domenica lo slalom con in gara anche
Hans Vaccari. Manche alle 10.15 e 13.15.

CLASSIFICA

(Foto di Gabriele Facciotti, Pentaphoto)