Olimpiadi: Emanuele Buzzi 27° nella prima prova della discesa

L’Olimpiade, quella ufficiale, non è ancora cominciata, ma gli atleti della discesa maschile sono già scesi in pista per la prima delle tre prove cronometrate previste dal programma. Alle 11 coreane, le 3 di notte in Italia, sulla pista di Joengseon si sono fatti i primi tempi e si sono misurate le prime forze in campo, in previsione della gara delle medaglie di domenica.

Il miglior parziale è stato fatto registrare dal canadese Manuel Osborne-Paradis (pur con salto di porta), uno “slittone”, come è unanimemente definito nel Circus. Uno che è capace di far correre gli sci soprattutto quando ci sono condizioni di pista non eccessivamente tecniche. E questa sembra essere una delle caratteristiche della pista coreana. Grandi curve da lavorare, si gira molto, neve quasi abrasiva e molto fredda (anche se oggi la giornata era piacevole) e gli atleti chiamati a dare la migliore interpretazione sulla velocità media, perché non si va più di 115 km/h. Osborne sembra già aver capito qualcosa in più degli altri e il suo tempo è stato di 1’40″45, per 31 centesimi meglio di quello del norvegese Kjetil Jansrud e per 45 di quello dello svizzero Mauro Caviezel. Matthias Mayer, il campione in carica, è quarto a 75 centesimi e quinto è il francese Brice Roger (con salto di porta) a 92 dal leader.

Italiani in fase di studio, a cercare la miglior interpretazione per domare il budello che termina allo Jeongseon Alpine Centre. Peter Fill è apparso guardingo e ha terminato la prova all’11/o posto con 1″24 di ritardo da Osborne. Buona prima parte e qualche errore nella seconda per Christof Innerhofer, 17/o a 1″64 dalla vetta con gli sci usati nella seconda prova di Wengen per l’unica volta prima di oggi. Emanuele Buzzi (nella foto) è apparso fiducioso ed ha terminato al 27/o posto con 2″02 di ritardo e Dominik Paris, tradizionalmente in cerca delle migliori sensazioni nella prova d’esordio è 29/o a 2″10. Non ha preso il via Matteo Marsaglia, leggermente febbricitante.

Le condizioni della pista erano perfette e il tracciato appena più ondulato rispetto al test event di due anni fa a causa della maggior presenza di neve in pista. Tutto sommato un buon test, che anche messo in evidenza le difficoltà degli slalomisti: il che potrebbe per una volta essere un vantaggio per i velocisti in ottica combinata alpina.

“Mi sono sentito bene, ho preso un po’ le misure – dice Buzzi -. Questa pista mi piace e quindi spero di dare il mio massimo. Paragonata alle classiche della Coppa del Mondo è più facile, ma io mi sono divertito lo stesso. Qui ho fatto i miei primi punti in CdM, quindi ho un buon ricordo”.

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