Daniele Vuerich e la grande passione per il fondo

Il fondo, che passione! Bastano queste parole a definire Daniele Vuerich, tesserato con il Gs Val Gleris, protagonista di quella che lui stesso definisce “una delle mie più belle stagioni degli ultimi anni”.
Del resto il palmarés parla chiaro: medaglia d’oro nella staffetta e argento nella 10 km M06 dei Campionati Mondiali Master in Finlandia, un oro e un argento ai Campionati Italiani di categoria disputati a Lavarone nell’ambito della “Millegrobbe”, manifestazione che ha visto anche un bronzo di Olivo Antoniacomi della Fornese e i due titoli tricolori Cittadini dell’altro friulano Francesco Fuccaro.

Daniele Vuerich, a destra, con Francesco Fuccaro
Daniele Vuerich, a destra, con Francesco Fuccaro

Ho iniziato a sciare a 15 anni – racconta Vuerich, classe 1957 di Malborghetto -. Una tradizione di famiglia, visto che anche mio nonno e mio padre sciavano. Del resto a quei tempi ci si spostava con gli sci, possiamo dire che in Friuli il fondo è nato in Val Aupa”.

Qualche rammarico per non essere arrivato più in alto?
“Direi di no. A 18 anni sono stato aggregato alla Forestale, ma le cose non hanno funzionato. Mi sono fermato un po’, poi una decina d’anni dopo ho ricominciato e da allora continuo a migliorare!”.

La passione resta quindi sempre forte?
“Altroché. Durante la giornata lavoro nei boschi, poi mi dedico all’allenamento. Mi fermo solo ad aprile, perché poi da maggio riparto con bici, mtb e corsa”.

Ai Mondiali di Vuokatti è arrivato lo splendido oro in staffetta assieme agli altri regionali Olivo Antoniacomi e Gianpaolo Englaro, oltre al veneto Guido Masiero. Una bella emozione, vero?
“Già. Avevamo vinto il titolo anche ad Asiago nel 2011, ma sentire risuonare l’inno di Mameli lontano da casa, oltretutto battendo i fortissimi russi, è stato qualcosa di speciale. Un piccolo rimpianto è non aver vinto il titolo anche nella 10 km, visto che sono arrivato a soli 6″ dal vincitore, il russo Stepanov. Fra l’altro in questa stagione io e Fuccaro abbiamo deciso di cambiare la tecnica, puntando sulla spinta. E’ dura, soprattutto in salita, ma se ci si allena porta indubbi risultati”.

E il prossimo anno?
“L’importante è continuare a praticare lo sport che amo. Poi se arrivano le soddisfazioni, tanto meglio. In ogni caso firmerei per un’altra stagione così”.

(nella foto Englaro, Vuerich e Antoniacomi festeggiano il titolo mondiale Master della staffetta M06)