Divertimento e agonismo con il Nord Est Freestyle Team

Il Nord Est Freestyle Team è una delle componenti più importanti della “Montagna di divertimento”, lo slogan che caratterizza la stagione 2015-2016 in particolare di Piancavallo, legata soprattutto alle discipline dello snowboard e del freestyle, senza dimenticare lo Snow Sonic Festival di fine febbraio.
Il Nord Est F.T. è di fatto la rappresentativa regionale dello freeski, una delle specialità del freestyle. La sua base è proprio a Piancavallo, in particolare al Park: “Sin da quando ero raider mi era sempre piaciuto molto come logistica – spiega l’allenatore Mattia Fabrinetti, maestro della Scuola sci Piancavallo-. La nostra località potrebbe essere realmente una mecca per freeskier e snowboarder, perché il Park è adattissimo alle esigenze di tutti, dai principianti a chi vuole dedicarsi a questo sport più seriamente”.
Il gruppo, nato dall’iniziativa di Giacomo Matiz (il carnico al via delle Olimpiadi 2014 a Sochi), nella passata stagione ha partecipato a diverse gare del tour Trentino e i riscontri sono stati positivi, considerando che praticamente nessuno dei ragazzi aveva effettuato in passato esperienze agonistiche di un certo livello. L’obiettivo per il 2016 è sfruttare ulteriormente la struttura di Piancavallo, anche perché il Park è stato ampiamente rinnovato e il 21 febbraio ospiterà il Campionato Regionali di freeski, una novità assoluta.
“Sarà l’occasione per presentarci e farci conoscere meglio agli sci club della regione – spiega Fabrinetti -. Il problema è che freestyle e snowboard vengono percepiti come un divertimento, un gioco, uno sport da da non prendere troppo sul serio. Invece non è così, basti ricordare che il freeski è disciplina olimpica. La voglia di divertimento e libertà non ha quindi nulla a che fare con la poca voglia di lavorare e la scarsa professionalità”.
Un altro luogo comune che il Nord Est F.T. vuole sfatare è la particolare pericolosità della disciplina: “Come tutti gli sport di velocità o estremi, come vengono definiti, si corrono dei rischi – afferma Fabrinetti -. Ma ci si fa male solo quando non si conoscono le regole, si va oltre le proprie capacità, si sottovaluta la situazione, si usano materiali sbagliati. Ma soprattutto quando non si ascolta l’allenatore, guida fondamentale per approcciarsi in sicurezza a questo sport”.
Da qui la proposta agli sci club del Comitato Fvg di effettuare quattro allenamenti prima del 21 febbraio, aperti anche ai non tesserati Fisi: “Chiunque viva lo sci, non può non conoscere il fenomeno purtroppo sempre più diffuso del drop out, ovvero l’abbandono della disciplina praticata – dice Fabrinetti -. L’agonismo esasperato, i genitori e l’ambiente estremamente pressante, inducono spesso gli adolescenti a mollare. Probabilmente una collaborazione tra le discipline potrebbe migliorare questa situazione, offrendo possibilità alternative ai ragazzi e alle famiglie. L’obiettivo non è comunque sottrarre atleti agli sci club – conclude Fabrinetti -, in quanto per essere buoni freeskier bisogna essere ottimi sciatori e quindi lo sci alpino non deve essere certo abbandonato”.

(dal Gazzettino)